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Io sentia gia` da la man destra il gorgo far sotto noi un orribile scroscio, per che con li occhi 'n giu` la testa sporgo. Allor fu' io piu` timido a lo stoscio, pero` ch'i' vidi fuochi e senti' pianti; ond'io tremando tutto mi raccoscio. E vidi poi, che' nol vedea davanti, lo scendere e 'l girar per li gran mali che s'appressavan da diversi canti.

Signor Salvani!... esclamò la contessa, adombrando nella sua reticenza un timido rimprovero. Signora! ripetè egli. Poc'anzi avevate messa da parte questa inutile parola. Davvero? Ah, mi avvedo che perdiamo il capo ambedue. Siatemi invece cortese di finir l'opera vostra. Il mio disegno vi attende, perchè gli diate l'ultima mano. Debbo finirlo? Vi preme tanto? O che, non mi avrebbe a premere?

Voleva correre dalla mamma Teresa, per domandar la causa di tale straordinaria visita, e non aveva coraggio; voleva raccontare la cosa a Damiano; ma non tosto lo vide spuntare a capo della piazza, si sentì morir le parole in bocca; quand'esso gli passò d'accanto, rispose timido al saluto di lui; e passato che fu, si battè con un pugno la fronte, e disse: Povero me; povero matto ch'io sono!

Chi vi ha detto che il Verga ed io, per esempio, abbiamo voluto dipingere la Sicilia sotto tutti i suoi aspetti? Da artista coscenzioso, minuzioso quasi, il Verga non è mai uscito nelle novelle fuori della sua provincia di Catania; io, più timido di lui, non sono uscito fuori del territorio della mia cittaduzza.

Nello stesso modo che sovra il disco lunare l'astronomo contempla il riverbero diurno d'un altro emisfero, i due giovanetti contemplavano nella luna il raggio riflesso del loro timido amore. Elisenda ruppe prima il silenzio dicendo: Principe, volete seguirmi nell'oratorio? e s'incamminò verso una gradinata fosca; Estebano la seguì. Salirono nel buio l'uno dietro l'altra senza più dir parola.

E fatte altre poche parole di commiato, il nostro Nicolino infilò le scale, dopo aver risposto con una scappellata al gentile saluto e al profondo inchino della signora Giuseppina Giumella, fiorista in Doragrossa, a cui certe parole della padrona di casa avevano dato un gran concetto delle ricchezze di quel timido visitatore.

La vecchia tornava nella buca: e il marchese Asdrubale scagliava via l'anello. O rampichino, o rampichino timido e santo, quand'esci all'alba dal palazzo e per i rami dei carpini ti avvii giù l

Il Parlamento si mostrò in ciò ben tiepido, forse timido, quando votò la legge Garibaldi su questo proposito: credo che il terzo partito lo troverebbe oggi più ardente.

Meglio dunque allentare il nodo a poco a poco. La povera ragazza, dopo aver con calde lagrime chiesto al Signore di allontanarla dal peccato, adesso che il peccato s'allontanava da lei ebbe un risveglio tremendo. Ella capì che stava per succedere il peggio, capì che Leonardo l'abbandonava. E resa ardita dalla disperazione, volle a ogni costo ch'egli le accordasse un colloquio da solo a sola, e nel suo amore e nel suo dolore trovò accenti così caldi ed appassionati, quali non si sarebbero attesi dal suo labbro ordinariamente timido e peritoso. Egli, più infastidito che commosso, cercò in principio di calmarla con buone parole; poi, com'ella non se ne mostrava paga, perdette la pazienza, e si lasciò andare al suo linguaggio cinico e sboccato. In fin dei conti, che pretendeva ella da lui? Che la sposasse? Ma gi

Nello stesso modo il raggio di sole che sbuca furtivo e timido dalle nuvole fa spiccar di più la tristezza d'una giornata d'inverno. Maria non aveva diritto di chiedere altre confidenze; anche in questa occasione forse ella era stata troppo indiscreta. Era un difetto che non s'era accorta di avere prima della venuta dell'ingegnere Arconti.