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Aggiornato: 22 maggio 2025


Primi all'attacco furono i gesuiti che fecero bruciare in effigie il Macchiavelli ad Ingolstadt e ottennero da Paolo V di mettere le sue opere all'indice: Carlo V e Caterina de' Medici lessero il Principe, Enrico III e Enrico IV si disse lo avessero indosso quando furono uccisi; Richielieu lo meditò, Sisto V ne fece di sua mano un sunto. Quindi entrarono in lizza i protestanti, pei quali Macchiavelli, che non s'era mai occupato della Riforma e non aveva nemmeno presentito il problema della libert

Più rettamente giudica Sylvius, t. 3, p. 801: «Non doversi inibire le danze ai contadini, come se, ciò facendo, dovessero essi peccare mortalmente: doversi invece con buoni consigli e colla persuasione dissuaderli, facendo loro vedere che il più delle volte da quelle danze nascono molti peccati, ancorchè fatte in pubblico; è facile evitare i falli, permettendole.» E questo è pure il sunto della nostra dottrina.

La sua conferenza di Venezia, dal sunto dei giornali, pare una nuova edizione, anzi una semplice traduzione dello scritto pubblicato nella Revue de Paris. Se gli applausi non dimostrano che il pubblico sia rimasto convinto (in fatto di letteratura il pubblico italiano, lo confessa lo stesso l'Ojetti, est naturellement sceptique et somnolent) dimostrano che gli italiani di oggi sono molto diversi da quelli di mezzo secolo fa. Il Gioberti del Primato e i suoi contemporanei strabilierebbero, se per un miracolo potessero tornare in mezzo a noi. Dall'eccesso dei vanti un po' declamatori, quarantotteschi, siamo balzati all'eccesso opposto, a una modestia che confina col disprezzo di noi stessi. Fra i due, non è forse preferibile il primo? Almeno n'è nata l'unit

Voglio risparmiare al lettore il sunto del romanzo, sunto che sarebbe sempre uno scheletro quand'anche potessi dargli tutta l'ampiezza necessaria. Lo invito a leggere e a non lasciarsi malamente impressionare da certe durezze di forma che l'autore ha, forse, credute necessarie per render meglio l'ambiente napoletano. Non è qui il luogo di discutere se si sia ingannato. Quando in un'opera d'arte c'è tanta effusione di vita e tanto effetto di rilievo, le questioni di lingua e di stile diventano proprio pedantesche. L'autore potr

Anch'egli aveva comperato un numero del giornale e alla fioca luce del crepuscolo vi aveva letto il resoconto della seduta, scorrendo rapidamente il sunto abbastanza esatto del suo discorso, e soffermandosi in particolar modo sugli incidenti successi poi: l'impazienza febbrile della Camera; le poche, incisive, efficacissime parole di San Giustino: le confuse dichiarazioni balbettate dal Presidente del Consiglio, Crugnoli, le grida di basta, basta, ai voti; la votazione nominale infine, che nonostante una cinquantina di astensioni, aveva dato una maggioranza schiacciante contro il Gabinetto, e l'esito della quale aveva provocato una salva d'applausi, raddoppiati d'intensit

Pochi esempî per dare un'idea di questa libidine di sequestri di telegrammi. Sequestra il telegramma da Palermo alla Tribuna e al Secolo, che riproduce un brano del discorso inaugurale dell'anno giuridico del Procuratore generale Sighele; sequestra il sunto telegrafico, trasmesso da Roma al Giornale di Sicilia di un articolo della Riforma, di cui è proprietario l'on.

È una risposta che mi piace. Le tiri pei capelli le impertinenze notò la signora Valeria. Ma che impertinenze? Non son mica permaloso, io. Oh, è buono in fondo disse, carezzevole, Diana. Aldini ricominciò: E se domando il sunto della conferenza... Ma basta supplicò la signora Valeria. Il professore Varedo la stamper

Ecco qui il sunto del discorso dell'onorevole, fatto da lui stesso, per telegrafarlo ai giornali. La modestia gli ha impedito di segnarvi i bravo! i bene! gli applausi... Oh, Signora! E questa volta, le presi una mano e la strinsi forte fra le mie tremanti di commozione. Sorrise, non la ritrasse, e continuò: Facciamo noi... cioè lei che se n'intende. L'onorevole si è rimesso a lei... Proprio, sa!

Infine egli invitava Diana a leggere i vari giornali ch'egli le spediva sotto fascia, giornali amici e avversari, constanti, gli uni con schietta soddisfazione, gli altri con noia mal dissimulata, il bel successo del nuovo oratore. «Leggi specialmente la Tribuna egli le scriveva ove c'è il miglior sunto del mio discorsoVaredo finiva coll'annunziare a sua moglie che di a due o tre giorni, dopo una votazione a cui egli non poteva mancare, sarebbe tornato per qualche settimana a Torino.

La madre di Mary, che aveva assistito alla conferenza, mi diceva che doveva essere stata scritta dall'autore durante la lunga traversata dell'Atlantico. A me è sembrata così interessante che, trattandosi anche di uno scritto inedito che è un vero documento storico, chiedo ai lettori il permesso di farne un sunto, citandone testualmente qualche brano.

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