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Aggiornato: 4 giugno 2025
Spalancò anche le vetrate. Su la strada i contadini, reduci dalla Messa e dall'osteria, ritornavano verso casa a crocchî di tre, di quattro insieme, tenendosi stretti a braccio a braccio, ridendo, scherzando ruvidamente tra loro, alcuni cantando a mezza voce le canzoni tradizionali dei coscritti. Di l
Lo stretto di Gibilterra è forse di tutti gli stretti quello che separa più nettamente due paesi più diversi, e questa diversit
Finalmente; non sa darsi pace il censore veggendo due o tre mila cristiani presentar battaglia a 74 mila ottomani. Ma i poeti fanno di questi prodigj, e de' maggiori: e poi, non è nuovo che pochi drappelli d'europei abbiano l'audacia di venire a cimento con eserciti d'orientali. La storia della Grecia antica può servire d'esempio. Ed anche si vuol notare che i cristiani erano stretti dalla necessit
«E di chi dovrei fidarmi più? rispose la fanciulla: ho pensato tutta la notte a quelle cose che mi disse ieri; e l'idea del monastero, me l'ho quasi levata dal cuore. «Ah!... quello era il mal passo! E dire che una volta messo il piede innanzi non lo si può più ritrarre! Gli è come a sposarsi; cari o no, son nodi che stretti una volta, la sola morte può sciorli...
E allora, abbi pazienza; questo non è un affare, è un favore. Don Pio lo guardò meravigliato, sgranando gli occhi, e si disse a denti stretti: E se ti chiedessi un favore? Don Tommasino arricciò il naso ponendo in mostra i denti bianchissimi.
Come me, osservò scherzando la duchessa. E l'Ubaldo ridendo a denti stretti, rispose: Precisamente. Sfiducia che io non divido, osservò l'onorevole Carrani, che era accusato appunto dalle persone d'ordine, di far l'occhiolino a quel partito.
Gherardo Ismera. Ma tacete, ma tacete! O vi schianto. Fuori di sé, egli balza e minaccia. Implacabile, l’altra riempie d’agonia l’aria che lo soffoca. Mortella. No! Ora un sussulto gli getta la testa indietro, e un altro, e un altro. È irrigidito, inchiodato su le reni. Si solleva, s’inarca, ricade. Il respiro non passa più a traverso i denti stretti. Il cuore sobbalza, non batte più, è vuotato.
Era una vista insolita. Su quel viale, a una ventina di passi di distanza, s'avanzava lentamente una fulgida coppia, un giovanetto e una fanciulla, stretti l'uno all'altro come evocati dalla immaginazione d'un poeta. Egli era alto snello, simile a un paggio; ella era bionda, sontuosamente vestita da sposa, tutta in bianco, idealmente bella. Sembravano un'apparizione.
Ma voi tremate a verga quando obbligati mettete fuori questo diritto; le parole escono scorticate dai denti stretti, e su le labbra vi levano le gallozzole come se fossero corrosive: voi amate, e voi fate capitale del popolo come lo amo, e lo avrei curato io; un'ora libero ma per darsi il padrone, e poi schiavo per omnia saecula saeculorum amen. Ma via.. di che popolo mi contate voi?
Cristina, ritta in piedi presso alla finestra, dietro le imposte chiuse, i pugni stretti, i denti serrati, schizzava fiamme dagli occhi. Ogni tanto i suoi nervi scattavano. Una imprecazione smozzicata le usciva dalle labbra rosse come il sangue. Un sasso volò. Poi un altro. Allora ella non ebbe più pace. Voleva affrontare i suoi nemici, faccia a faccia. Don Giorgio, mi lasci andare!
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