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Rotti pertanto gli Ottomani, scriveva a Venezia Luca da Molino, sopracomito del porto di S. Teodoro : che era vicino il re di Persia, che il Mocenigo aveva incominciate le operazioni marittime, e che gi

Partitosi lo Zeno dalla corte persiana, si diresse alle rive del mar Nero, dove, noleggiata una nave genovese di Luigi Dal Pozzo, corse pericolo di essere tradito e consegnato agli Ottomani, se Andrea Scaramelli di notte tempo accostandosi secretamente con una barca alla nave, da quella non lo avesse levato, e condotto incognito a Caffa, insieme ad un di lui servo chiamato Martino.

Le coste marittime confinanti a maestro colla piccola Repubblica di Ragusa, a scirocco bagnate dalle acque del golfo di Lepanto, formavano l'ALBANIA. Della qual provincia la più bella e maggior parte toglieva a Venezia l'impeto struggitore de' Turchi, restringendone i possedimenti a quel breve territorio marittimo che da Castelnuovo va sino a Lastua, al quale rimase il nome d'ALBANIA VENETA, assumendo la parte occupata dagli Ottomani quello d'ALBANIA TURCA.

Alla morte di questo fra quattro concorrenti la fortuna piegato aveva a favore di Giovanni Sagredo, al precedente Doge figliuolo, autore della storia de' Monarchi Ottomani, e quegli che nel Consiglio Maggiore aveva la difesa assunta del generalissimo Francesco Morosini contro le accuse dategli da Antonio Corraro. Udito però improvviso tumulto nel popolo, che esclamava di non voler Doge il Sagredo, temendolo forse della rigidezza dei costumi paterni, e non gi

Con queste commissioni pertanto Giosafat Barbaro partì da Venezia a' 18 di febbraio 1473, e per Zara, Lesina, Corfù, Modone e Rodi giunse a Famagosta il 29 di marzo . Ma quantunque alla repubblica assai importasse il sollecito suo viaggio in Persia, egli dovette fermarsi circa un anno nell'isola di Cipro, essendo tutte le coste occupate dagli Ottomani.

Il collegio ricevette onorevolmente l'ambasciatore persiano; ma gli fece rispondere dai savi «che i Veneziani si ricordavano molto bene la buona amicizia e la lega che avevano stretta col re di Persia, che essi erano molto contenti che il sufì fosse nemico dei Turchi, avesse pensato di comunicare alla repubblica l'interesse della guerra, e promettesse quelle cose, le quali se Uzunhasan avesse mantenute non vi sarebbe forse più stata occasione di muover guerra agli Ottomani; ma che tali erano i cambiamenti delle cose del mondo, che siccome in quel tempo il persiano non pensò o non potè ritentare la sorte delle armi, così ora la repubblica trovandosi in gravissima condizione, non poteva far ciò che pure ardentemente desiderava, avvegnachè era occupata in una importantissima guerra, mossale dai più potenti sovrani d'Europa che avevano congiurato a Cambray, non provocati da ingiuria alcuna, ma solo eccitati da invidia della felicit

Finalmente; non sa darsi pace il censore veggendo due o tre mila cristiani presentar battaglia a 74 mila ottomani. Ma i poeti fanno di questi prodigj, e de' maggiori: e poi, non è nuovo che pochi drappelli d'europei abbiano l'audacia di venire a cimento con eserciti d'orientali. La storia della Grecia antica può servire d'esempio. Ed anche si vuol notare che i cristiani erano stretti dalla necessit

Zuanne Loredan, 1590, ovvero Ceduta nel 1404 dal suo signore Giorgio Balischio alla Repubblica Veneta, questa vi tenne un [I[conte e capitano]I], a cui più tardi si aggiunse il titolo di [I[provveditore in Albania]I]. Stretta da formidabile assedio dagli Ottomani nel 1474, mentre Antonio Loredan in nome di Venezia la reggeva, Scutari fu difesa con eroico coraggio da' nostri; sappiamo infatti del Loredan che alla popolazione, per manca vettovaglia affamata, offeriva a cibo le proprie carni purché all'impeto degli infedeli non si cedesse. E infatti brevi erano da quest'atto generoso trascorsi, quando Pietro Mocenigo sbloccava la minacciata citt

Ha esso re intelligenza, e da lui dipende un principe cristiano, signore de' Giorgiani, ed è suo tributario di venti mila ducati all'anno, ed ha il suo stato vicino al mar Caspio; il qual principe in occasione di guerra contra Ottomani potrebbe servire con dieci mila uomini a cavallo, tutta gente florida e valorosa.

Oltre alla accennata strada per la parte meridionale della Persia, avvi per l'altra parte settentrionale di quel regno l'altra via di Tauris con cui si può passare dalli stati Ottomani nelli Russi, traversando li stati Persiani; ma quantunque questa sii strada più breve ed anco meno costosa, ciò non ostante praticata non viene attesi li gravi pericoli che incontrerebbero le merci e i loro condottieri attraversando il deserto, denominato deserto nero.