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Intanto com'era ben custodito il segreto di Aloise! Francava la spesa di tenerlo sei anni, sei lunghi anni celato, se in una sera di vicinanza egli doveva spiattellarlo a quel modo! Ma purtroppo l'amor fa come le selci, che, fino a tanto le si tengano divise, vi appaiono mute ed inerti come debbono esser i sassi; ma fate tanto di percuoterle l'una sull'altra, e subito vi sprigionano scintille.

La girandola è scomparsa, una nuvola di fumo si dilegua lentamente sulla piazza del Popolo; le stelle splendono nuovamente nel cielo limpido e sereno e comincia dietro le piante del Pincio lo scoppio dei mortaretti, e dei petardi senza luce, quasi forieri di nuove apparizioni. Uno di questi ultimi scoppia dietro le sfingi di marmo, che stanno all'ingresso del Pincio, e mentre seguono ai colpi alcune scintille che salgono verso la nuvola di fumo, le sfingi cupe e misteriose sembrano esseri diabolici evocati dall'abisso. Ora un fuoco artificiale illumina la facciata di una chiesa gotica, o di un tempio, che sullo sfondo scuro dei pini assume l'aspetto di una creazione magica. Il tempio va scomparendo a poco a poco, ed allora scoppiano le bombe e si sprigionano razzi tinti in rosso, in violetto, in bianco, che si riversano in innumerevoli scintille, come pioggia di stelle. La piazza è continuamente illuminata da tutti questi serpenti di fuoco che salgono nell'aria, e in mezzo a questa luce, l'obelisco di Sesostri, dedicato un giorno al Sole nella lontana Eliopoli, sorge solitario offrendo alla vista i geroglifici della sua meravigliosa scrittura figurata. Le sfingi, l'obelisco orientale, i pini, i cipressi, le varie e molteplici statue del Pincio, le colonne rostrate, le fisonomie malinconiche degli schiavi daci col berretto frigio, Roma armata di lancia, e le tante altre immagini di marmo che ora compaiono, ora scompaiono in quella luce dubbia, sono un apparato eccellente, per produrre un effetto veramente magico. Tutto ad un tratto l'intera citt

Quando più dormono le cose fuori di noi e come sottili profumi si sprigionano le più recondite memorie di vite che ci aspettano e ronzano intorno a noi sensazioni di oscuri mondi ignoti che ignorano il nostro sole, i nostri uccelli, le nostre rose, i nostri dolori, dove da cause più sottili derivano vite più delicate e fragili.

Di sera, verso l'ora della campana, le muraglie delle celle diventano i nostri pianoforti. I nostri pugni sprigionano fughe commosse, preludii che vanno nel sangue come tessuti di tenerezza, arie, duetti, finali che si diffondono nella grandiosit

Come da un prisma, vividi e smaglianti si sprigionano i colori, così dalle memorie, netti e purissimi vivono gli uomini che furono le battaglie combattute le lotte fierissime sostenute gli ideali mai piegati e mai domi le turbinose vicende che tempo ed uomini non poterono infrangere o tramutare.

Egli è sepolto sotto il suo capolavoro; fu l'unico compenso da lui chiesto. Quest'organo gli costò dodici anni di fatiche; uscì tutto dalle sue mani. Quando l'aria s'ingolfa in quella foresta di canne vibranti, quando le onde sonore se ne sprigionano allargandosi tutt'attorno, l'anima dell'abate deve vibrare all'unisono. 16 novembre. Silenzio! silenzio!... che meraviglia!... ascoltate!