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FACIO. Error pigli tu, se pensi che voglia pagar il mio. PANURGO. Fermatevi, non m'usate forza. FACIO. È lecito usar forza a tòrre il suo dove si trova. PANURGO. Voi forse pensate che sia una bestia? FACIO. Bestie stimaresti tu noi, se ti lasciassimo la robba nostra. PANURGO. Tanto fusse tua la vita! Ma ascoltate. FACIO. Che vuoi che ascolti?

Giuliano si mise a ridere. Proprio? chiese. E, con quell'eterno vezzo che hanno tanti a questo mondo di mostrare o di fingere lo sprezzo di tutto ciò che loro appartiene, soggiunse: Puh! una buona ragazzetta! Oh, Giuliano! insistè la Russa. Orsù, datemi retta; ascoltate il parere d'una vecchia amica.

Io ti ho chiamato per rogare il mio testamento nuncupativo; e voi pure, compagni, accostatevi ed ascoltate le mie ultime disposizioni

PANURGO. Ah, ah, ah! or m'accorgo che tutti e tre siamo ingannati. Ascoltate. I giorni a dietro da maestro Rampino mi feci far certe vesti da dottore; e aspettando questa mattina le vesti, vedo questo giovane che le portava sotto. Dimando: Di chi sono? mi risponde: Di Facio.

«Conte Moranodiss'ella finalmente, «calmatevi, ve ne scongiuro, ed ascoltate la ragione, se non la piet

Egli si rivolge ai Romani: O cittadini, che avete lasciato dietro di voi gloriose e sublimi ruine, ascoltate ora il mio lamento, sgorgato da sincero dolore, al vedervi indossare solo vesti pompose con altero cipiglio, mentre bandite da voi il sapere che disprezzate come cosa vana.

Fate a mio modo, continuò il vecchio, ascoltate un consiglio suggerito dall'esperienza e dal cuore; voi non potete comprendere le amare delusioni cui andate incontro persistendo nel vostro amore ed i dolori che preparate a quella fanciulla. Vi dirò solo che non potrete mai domandare la sua mano. In questo punto entrava nel boschetto la Direttrice del Collegio.

Voi tutti intorno che ascoltate questo Flebile, horrendo e lachrymoso canto Fatto che harrovi il mal mio manifesto Sarete sasso non doprando il pianto Che se al mondo mai fu tormento infesto Gli è il mio che de tutti altri porta il vanto E ognun move a piet

Niente, pur troppo; ma di grazia, ascoltate; era forse lui che dovesse metterla all'ordine del giorno? Dipender

Non dessero scandalo: era una vergogna; la gente se ne farebbe meraviglia, se ne adonterebbe e, alla fin delle fini, riderebbe Don Paolo, vincitore della partita. Le sue osservazioni furono ascoltate ed approvate; siccome alcuni cercavano giustificarsi, egli tagliò corto e dichiarò che non voleva udir nulla sotto pena di espellerli dalla compagnia. Cominciò l'ultimo quadro.