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Il pezzo concertato ha prodotto una certa sensazione nel pubblico.... Un silenzio solenne regna nel vasto circo uno di quei silenzi che ordinariamente, in teatro, sono forieri dell'applauso generale.

I fatti del 1815, la rinnovellazione della guerra, il malumore che essa non potea non ravvisare nel popolo milanese, furono per essa come i segni forieri del rovescio che tien dietro al troppo splendido trionfo, e le fecer provare un certo quale pentimento di essersi allora lasciata trascinare dalla foga del trionfo, talmente da porre in disparte il sistema delle transazioni.

I bambini nati nei sifilicomi, i figli senza padre delle femmine che partoriscono in galera, i concepiti nel delirio alcoolico, nei tremiti forieri dell’epilessìa, i mostri delle gravidanze infantili, i contaminati, che le ciurme da sbarco lasciano alle meretrici vagabonde, parevano atroci caricature dello scheletro umano, appesi al collo delle dame di carit

La girandola è scomparsa, una nuvola di fumo si dilegua lentamente sulla piazza del Popolo; le stelle splendono nuovamente nel cielo limpido e sereno e comincia dietro le piante del Pincio lo scoppio dei mortaretti, e dei petardi senza luce, quasi forieri di nuove apparizioni. Uno di questi ultimi scoppia dietro le sfingi di marmo, che stanno all'ingresso del Pincio, e mentre seguono ai colpi alcune scintille che salgono verso la nuvola di fumo, le sfingi cupe e misteriose sembrano esseri diabolici evocati dall'abisso. Ora un fuoco artificiale illumina la facciata di una chiesa gotica, o di un tempio, che sullo sfondo scuro dei pini assume l'aspetto di una creazione magica. Il tempio va scomparendo a poco a poco, ed allora scoppiano le bombe e si sprigionano razzi tinti in rosso, in violetto, in bianco, che si riversano in innumerevoli scintille, come pioggia di stelle. La piazza è continuamente illuminata da tutti questi serpenti di fuoco che salgono nell'aria, e in mezzo a questa luce, l'obelisco di Sesostri, dedicato un giorno al Sole nella lontana Eliopoli, sorge solitario offrendo alla vista i geroglifici della sua meravigliosa scrittura figurata. Le sfingi, l'obelisco orientale, i pini, i cipressi, le varie e molteplici statue del Pincio, le colonne rostrate, le fisonomie malinconiche degli schiavi daci col berretto frigio, Roma armata di lancia, e le tante altre immagini di marmo che ora compaiono, ora scompaiono in quella luce dubbia, sono un apparato eccellente, per produrre un effetto veramente magico. Tutto ad un tratto l'intera citt