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Aggiornato: 16 maggio 2025
Cotesta Catarina, se bene mi sovviene, fu gentilissima ed amorosa donna; a la quale fu giá mandato quel sonetto con un paio de guanti insieme, li capoversi del quale dicono lo nome suo: D'una tenera, bianca, leggiadretta, I ntegra onesta man elesse 'l cielo V oi, puri guanti, ad esser dolce velo: A ndati a lei, ch'omai lieta v'aspetta!
Chi non si sovviene le lagrime piante sul di lei seno, perchè tutti devono piangere quaggiù, i suoi amorevoli conforti e l'indulgenza, forse soverchia, nel perdonarci i primi falli e i germi d'una religiosa morale provvidamente sviluppati nei giovani nostri cuori?
Badino i lettori gentili a questo miscuglio d'amore e di caritá del prossimo, sentimenti affini. Nel poema di Dante e nel King Lear di Shakespeare mi sovviene d'aver trovati alcuni passi rivali in bellezza a questo di Calidasa nel descriver le cose vedute dall'alto al basso in una gran distanza. Nell'atto primo abbiamo veduto come Dushmanta sentisse uguale pronostico.
Il PUCCI è uscito, accompagnato da PIERO che ora ritorna. Come chi si sovviene ad un tratto. Ah! Corre verso la sala da pranzo, e si incontra con PIERO che ritorna. È gi
Non ti sovviene, Alvarez, di quel giorno in cui trovandoci sulla spiaggia di Sorico sotto l'olmo dell'osteria a vuotarne una misura, egli ci venne e bevette con noi, e quando fummo per partirne, sbucciati non so quanti ribaldi volevano ammazzarci, e noi combattemmo contro di loro sì fattamente, che nacque un parapiglia per tutto il paese? allora non fu pel modo con cui questi seppe menare le mani, che noi rimasimo padroni del campo?"
Quella lettera riboccava di fantasie tutte negre, come l'anima mia era allora, piena zeppa di amarezze e travagliata dalla noia della vita, terribilissima delle umane sciagure. Oh se mi vedessi ora! Se vedessi come m'abbia guarito lo spirito questa magica operetta! Fa' conto che in vita mia non mi sovviene d'aver mai tanto benedetta l'esistenza come a questi dí.
Mi sovviene che del 1653 erano introdotte in Firenze, ove io dimorava, fra li quattrini bassi, che colá si chiamano «neri», altre monete di paese forestiero, da quelli poco dissimili in grandezza e colore, particolarmente sesini di Lucca e di Modona.
Lo stesso ha fatto la zecca di Firenze, che non ha mai guadagnato sulle sue monete se non, per qualche occasione, picciola cosa, fondata piú negli accidenti che nell'ordinario corso delle monete; come quando, del 1660, furono ribattute le doppie venute di Francia per dono della serenissima granduchessa, perché, ridotte a doppie di Pisa, vi si trovò non mi sovviene se uno o pur mezzo per 100 di utile netto dalle spese; il che non averebbero potuto guadagnare, se avesse dovuto far venire a questo fine quell'oro di Francia, pagandolo con altra moneta, perché quel poco utile d'uno o mezzo per 100 sarebbe andato nella condotta, provvisione ed altro.
Mi sovviene adesso aver letto come taluno, per tedio di malattia, avendo deliberato morire, astenutosi dal cibo venisse a sanare: non per questo però consentiva a rimanersi in vita; e fatta, secondo ch'egli diceva agli amici, i quali con preghiere si adoperavano ritrarlo dal suo proponimento, ormai tanta via verso la morte, non gli sembrava che la vita valesse il pregio di ritornare sopra i suoi passi.
PAOLA. Anzi totalmente nel ternario numero fermatosi, ha messo a luce il Caos del triperuno. CORONA. Qual Caos del triperuno? LIVIA. El pare che non ti sovvegna! CORONA. Non mi sovviene per certo. LIVIA. Le tre «selve», le quali heri legessimo, e, per segno di ciò, una allegoria bellissima tu di quelle saggiamente cavasti, quantunque io sia di senso molto dal tuo discosto.
Parola Del Giorno
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