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Aggiornato: 27 maggio 2025
«Le LL. AA. II. e RR., gli Augusti Sovrani, come pure la Granduchessa Vedova e l'Arciduchessa Maria Luisa che onorarono questa festa della loro presenza, si degnarono di manifestare all'egregio diplomatico la Loro Reale soddisfazione sì con lusinghiere espressioni come col trattenersi fino ad ora della notte avanzata, prendendo parte coll'usata loro affabilit
E fra gli stranieri più ragguardevoli che convennero a quelle feste, si notavano S. A. R. la Granduchessa di Baden e S. A. il Principe di Oldenburgo. Raccogliamo queste notizie, che leggeva il maestro Brinda, perchè indarno i lettori le cercherebbero oggi così minute nei libri di storie.
Poi venivano le carrozze delle LL. AA. la Granduchessa, vedova di Ferdinando III, la arciduchessa Maria Luisa, che il popolo conosceva più familiarmente col nome di Gobbina, e della quale i poveri celebravano la piet
Sto benissimo, caro Lechini, rispose il presidente, gratificando di un sorriso speciale il suo prediletto. Loro, signori, stanno tutti ottimamente, lo vedo! continuò, volgendo attorno un'occhiata benevola e con un gesto di cordiale protezione. Ci sono notizie da Pisa sulla salute di Sua Altezza la Granduchessa?
Poco prima che la Corte di Napoli venisse a Palermo, la Capitanessa Principessa di Torremuzza invitava le dame ad illuminare le loro case pel felice parto della Granduchessa di Toscana Luisa Amalia, e, venuta la Corte, il Principe marito Capitan Giustiziere avvisava che S. M. «tiene appartamento in Corte, e permette alla persona alla quale è indirizzato l’invito d’intervenire»⁴⁹⁴. Si noti la concessione permette, non invita ad intervenire.
Fu cantato un inno per rendimento di grazie in musica nella scuola italiana: le straducole del Ghetto, ove esistono le scuole ed altri stabilimenti degl'Israeliti, furono illuminate. A Livorno i Sovrani, con la Granduchessa vedova, l'Arciduchessa Maria Luisa, accompagnati dalla Corte, preceduti dal governatore, erano intervenuti al tempio della nazione israelitica.
Lo stesso ha fatto la zecca di Firenze, che non ha mai guadagnato sulle sue monete se non, per qualche occasione, picciola cosa, fondata piú negli accidenti che nell'ordinario corso delle monete; come quando, del 1660, furono ribattute le doppie venute di Francia per dono della serenissima granduchessa, perché, ridotte a doppie di Pisa, vi si trovò non mi sovviene se uno o pur mezzo per 100 di utile netto dalle spese; il che non averebbero potuto guadagnare, se avesse dovuto far venire a questo fine quell'oro di Francia, pagandolo con altra moneta, perché quel poco utile d'uno o mezzo per 100 sarebbe andato nella condotta, provvisione ed altro.
Il dí che in Firenze per frenesia di Francesco De’ Medici era imposta su ’l capo di Bianca Cappello la corona di granduchessa, in Bologna Ercole e Alessandro Bentivogli facevano
Ed allorchè dopo esser la R. Comitiva entrata nella Reggia, S. A. I. e R, il Granduca colla Granduchessa Sposa ebbe la degnazione di presentarsi sopra la ringhiera, la circostante moltitudine proruppe in nuove e sempre più vive acclamazioni, a cui gli Augusti Sovrani si compiacquero di rispondere con reiterati segni di soddisfazione e della lor gioia, da quella di sì leali sudditi rendute maggiore.»
Parola Del Giorno
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