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Aggiornato: 18 giugno 2025


Le eran bastate le parole dettele sottovoce, la sera in cui egli aveva annunziato la morte del conte: Andate anche voi! Accompagnatelo!...

Su un carrettone vedemmo insieme a tanti altri lo Stefani che era stato ferito in un braccio; noi c'inoltravamo serii serii in mezzo a quelle confusione; nessuno avrebbe potuto scherzare: un giovinetto si azzardò di intuonar sottovoce una cantilena fu acremente ripreso: erano troppi i morti che avevamo veduti a quell'ora, eran troppe le perdite che ci facevano sanguinare l'anima a tutti e, ce lo perdonino gli spiriti forti, noi si sentiva voglia di piangere. Io comprendo in certi momenti l'indispensabilit

«Zitto, madonna, parlate sommessa.» E avvolgendosi ancora nel cappuccio, e abbassando più che potè la voce, perchè non l'avessero ad udire i servi: «È necessario che nessuno sappia per ora ch'io son qui venuto.» «Ma perchè vi siete travisato di questa guisagli domandò sottovoce Valenzia.

A voi spetta indagarlo. Da costui non caviamo nulla, disse Marini sottovoce al cancelliere; poi voltosi all'inquisito, e dimessa l'apparenza della bont

Oh, quella gamba!... soggiunse ridendo, l'aveva fatto quella gamba gigli e rose il male! Doveva per questo ricompensarlo con quella freddezza, con quel rigore, fingendo di non capire.... quel che voleva da lei? E si messe a cantar sottovoce: Nice racchiudimi Nel tuo giardino, Al fin di cogliere Quel fior carino. Prendi quel fiore, Donalo a me Questo favore Voglio da te.

Voi? gli disse sottovoce. Perchè non siete andato a riposare? Lasciarvi solo?... balbettò Maurizio. Il generale tentennò la testa, e trasse un sospiro. Non lo sono io forse, e per sempre? esclamò. Ho perduta la poesia della mia vita; ho perduto il mio Dio. E diede in un pianto dirotto. Poteva piangere, quell'uomo. Maurizio no. Perchè? Egli ne sentì una rabbia sorda, profonda nel cuore.

Violet non s'era accorta di nulla. Si levò il cappello e i guanti e poichè la lucernetta del coupè aveva il paralume e noi eravamo nell'ombra, mi appoggiò il capo alla spalla e abbandonò le sue mani nelle mie. Poco a poco se le trasse sul cuore, sorridendo, guardando se i nostri compagni non l'osservassero e mi disse sottovoce quando il treno correva gi

Diana aveva arrovesciata la testa sulla spalliera della sedia, era bianca come un cencio lavato, un pallore freddo le imperlava la fronte e le gote. Abbiate pazienza, tiratevi un momento indietro disse la signora Valeria agli altri. Le levate l'aria. Si curvò ansiosamente sulla figliuola e le chiese sottovoce: Ti senti poco bene, proprio? ... ma passer

Edith, sospirò sottovoce Valeria. Ho creduto... mi pareva... Ah no, esclamò Nino crollando il capo. Non Edith! Povera creatura! Poi si chinò rapido e le baciò la bocca socchiusa, prima assai che ella se lo aspettasse. Perchè hai detto di Edith «povera creaturachiese Valeria, dopo avergli anche stavolta perdonato. Nino si rabbuiò.

Nemmen lui aveva dormito la notte; era uscito presto; aveva vagato per il paese come un cagnaccio randagio; aveva abborracciato la messa col capo pieno di pensieracci; e correva al ritrovo. Bisogna far presto, disse sottovoce a don Castrenze, proprio presto.... può darsi che l'amico impieghi i danari; resteremmo con un palmo di naso.

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