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Aggiornato: 17 giugno 2025
Un rispetto, disceso per tradizione da padre in figlio, conserva a lui tuttora in Ispagna quel soprannome: diciamo «rispetto di tradizione», da che le opere del De Mena sono oggimai piú spesso nominate che lette. La piú famosa di esse è un poema allegorico-storico, intitolato El labyrinto. Eccone in breve l'argomento: Il poeta si propone di contare le vicissitudini della fortuna.
Era vera questa storia del tacco, o non era che un'arguta giunterella del Pietrasanta? Non abbiamo mai potuto sincerarcene: ma il fatto si è che al piccolo Riario fu da quella sera in poi appiccicato il soprannome di senza tacchi, che ognuno seguita a dargli, sebbene ne abbia un paio di molto ragguardevoli.
Ma chi egli fosse, nessuno lo sapeva: i camerata lo conoscevano pel Quattrodita e nulla più: lombardo pareva alla bastarda pronunzia, ma nè del nome nè della condizione sua non si potè venire in chiaro, onde colla semplice indicazione di un soldato per soprannome il Quattrodita , venne condannato a dover fare da boja nel supplizio dei Pusterla, e dopo di loro essere giustiziato anch'egli; il suo cadavere tratto a coda d'asino alle forche fuori porta Vigentina, e ivi lasciato impeso per pascolo dei corvi.
Credeva di avere la scienza infusa, e parlava a diritto e a rovescio d'arti liberali, di politica, di araldica, e d'ogni altra cosa che venisse in discorso. Diceva roba da chiodi della musica moderna, e sospirava i tempi beati del suo amico Paulucci, che sapeva mettere a segno i rompicolli. Tra tutte le sue ubbíe, la più grave era certamente quella di credersi un gran maestro di cerimonie, di guisa che taluni gli avevano imposto il soprannome di gran ciamberlano, e parecchie famiglie, pigliando la sua scienza sul sodo, lo consultavano sulle formalit
Colui, che il monello ardito salutava col soprannome di Pestapepe, aveva reso più d'una volta de' piccoli servigi alla nostra fanciulla, facendo per lei qualche commissioncella all'una o all'altra bottega, portandole su fino in casa un fardelletto, una bracciata di legne e non so che altro; nè mancava mai di salutarli, tanto lei che Damiano, quando passavano.
E' un ex galeotto dal soprannome simbolico che scappò un giorno dalla galera portando via, in tasca, semplicemente, la palla che aveva al piede.... Non ha ancora ventott'anni, e porta sulle spalle con grande disinvoltura più di cento condanne. Coro dei pederasti. Oh! com'è bello, oh! com'è bello, l'amico Palla di ferro!... Mirella, pederasta. Io propongo per arbitro la mia amica Ideale!
Appena entrato nella milizia civile, appellativo ambizioso che il governo aveva dato ad una polizia sulla quale contava molto, e che guardava con occhio davvero paterno, il Carminati non fu più chiamato per nome, perdette anche il suo nomignolo di Marrone e ricevette un soprannome, ispirato dal suo truce aspetto, dai propositi feroci, che spesso teneva, il soprannome di Boia.
Io sono una povera creatura di provincia, cui non chiamano neppure per il suo nome di battesimo, perchè non mi conoscono che con il soprannome di Bambina. Nome delizioso! sclamò il principe. Ho insistito per vedervi, signore, continuò Bambina, perchè voi solo potete, senza ritardo, introdurmi appo il re. Appo il re? Gli è a lui ch'io debbo parlare. Ma di che si tratta signorina?
Per restar tra le antiche, Frine era un mostro di corruttela, senza dubbio; il suo nome istesso, che era poi un soprannome, datole quasi per marchio d'infamia dai suoi contemporanei, lo dice. Frine, rospo! Ma che importa ciò? Frine è un miracolo di bellezza; e Prassitele copia appuntino quella perfezione di forme; e quei di Gnido la mettono sull'altare, per rappresentarvi Afrodite.
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