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Aggiornato: 8 giugno 2025


Era un'Italia forte e libera che egli sognava, erano Italiani intelligenti, attivi, che desiderava vedere, ma voleva fossimo Italiani solo, null'altro che Italiani.

Vi fu una pausa. Il duca sembrava riflettere sulle parole stesse che aveva pronunziate, e Tibaldo sognava, guardando fissamente uno dei tizzoni che stava sperdendosi in bragia.

Per sette anni non interrotti (un quid delle piaghe d'Egitto) Alfredo ha sognato, ogni notte, di Violetta. Un fatto nuovo e tanto strano, da potersi chiamare memorabile nella storia d'amore. Ed un'altra stranezza avveniva perocchè quando Alfredo era povero davvero, sognava spesso di essere ricco, mentre ora che, da qualche tempo, era divenuto realmente ricco, sognava intorno a fatti che accadevano soltanto e precisamente in circostanze della assoluta antica sua povert

La Chimera dell'ispirazione si era allontanata da lei. Rime e ritmi, parole, visioni e sogni non la turbavano più. Ella respirava la musica che Anne-Marie suonava. Ella sognava la musica che Anne-Marie componeva. Il Pifferaro della Leggenda che per tanti anni l'aveva ossessionata col suo appello, ora non la chiamava più. L'aveva oltrepassata, l'aveva scordata.

Quando ella imparava la «Maria Stuarda» egli fremeva tutto di eroiche aspirazioni. Egli si sentiva trasformato in Roberto Dudley e sognava una vita eroica e un'epica morte.

Misericordia! Sta a vedere che Rialdi si sognava di provocare un duello? Era matto? Eh Leonardo Bollati non si batteva! S'eran battuti abbastanza i suoi vecchi! La spada egli sapeva appena come s'impugnasse, e infatti non si ricordava d'aver mai toccata quella del nonno, comandante di galera, che il conte Zaccaria aveva regalato al Museo Correr insieme con altre anticaglie.

Domandò un mio compagno che da circa quindici giorni non sognava che sangue e trambusti. Senza rispondere alla strana supposizione, mossi dalla curiosit

Enrico Cavacchioli sonnecchiava e sognava ad alta voce: Io sento ringiovanire il mio corpo ventenne!... Io ritorno, d'un passo sempre più infantile, verso la mia culla.... Presto, rientrerò nel ventre di mia madre!... Tutto, dunque, mi è lecito!... Voglio preziosi gingilli da rompere.... citt

Con uno sforzo doloroso dell'immaginazione sognava il suo Alberto bello, puro; ne vedeva la persona elastica, l'occhio lucente, la bocca fresca come fiore che si schiude; e l'anima nobile, il cuore fidente, affettuoso, tutti gli impulsi generosi della giovinezza... Oh averlo conosciuto allora, essere stati entrambi così puri, l'uno dell'altro, per sempre, quello doveva essere l'amore!

Sul cuscino spiccava la sua testolina bruna, con gli occhi chiusi, e le labbruzza semiaperte a un respiro dolce e regolare. Dormiva con le braccia in croce sul petto, e sognava di Giovanni. Quante volte il giovine, spintovi dalle sue domande, non le aveva descritto il nuovo quartierino che aveva affittato in una bella casa in via Macqueda! È in casa il vostro padrone? Sissignora. Signo....

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