Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 8 giugno 2025


Mi sentivo sull'orlo di un precipizio; un precipizio verdeggiante, attraente come quelli cui sognava Fulvia sul Monte Bianco. Volsi un pensiero di compianto a mia moglie... ed apersi e lessi la lettera. «Massimo,

Peppino Battimelli, in camicia azzurra, rimboccate le maniche fino ai gomiti, sognava in una gran seggiola alta che lo faceva troneggiare sulla banca, sui limoni in fila, sulla fila riverberante delle giarre di vetro sottile, capacissime. Un alito di fuoco passava nel vicoletto, al tramonto. Le pietre sconnesse del selciato ardevano.

Non era meno avido di sensazioni che di cognizioni. E sognava in quella baraonda ch'era ormai per lui la vita, sognava i suoi sogni, e si faceva a poco a poco impenetrabile. Aveva portato per lunghi mesi nel cuore il desiderio di tornare da Nicla, e negli occhi la visione della fanciulla; e non ne aveva parlato che nei primi giorni di lontananza. Poi sdegnando di supplicare invano, s'era taciuto.

Da sei anni sognava l'istante di rivedere lei e la bambina; da sei anni aveva fatto ciò che aveva fatto per amore di lei e della bambina; aveva fantasticato e macchinato, aveva pazientato e sofferto per lei e per la bambina; non aveva vissuto che col pensiero di lei e della bambina; e non potrebbe andare avanti a vivere no! non un giorno, non un'ora! senza di lei e della bambina!

Ed io.... sognava.

Pagiolin sognava la tragedia della grande aquila di ferro e tela salvata dalla ferocia dei venti. Il quattro novembre al tramonto, sulla strada di Chiusaforte, nella mia blindata ferma prua che divideva il nerastro filosofico puzzolente fiume di prigionieri austriaci.

La Nena uscì sbigottita. Non sapeva più se era desta o se sognava, se Frascolini era sano o ammattito; ma qualche cosa di vago, di indistinto, le stringeva il cuore e le facea intravedere d'essersi illusa quando avea creduto che quel ragazzo pensasse a lei, e le volesse bene davvero.

E se tutto ciò non approdava a nulla, perdeva la pace, se ne sognava la notte, era preso dalla malinconia, e faceva fioccare l'offerte, sino a che il proprietario, abbagliato, non cedesse.

Povera Lalla!... in quei mesi aveva tutto dimenticato; era felice, non sognava che il paradiso per deporlo ai piedi del suo Giorgio, se ne sentiva ricompensata con altrettanto amore... e proprio allora che benediva la vita come il sorriso, la felicit

Quindi sognava una vincita al lotto o un altro vecchio buono come quel signore, che le accogliesse nella propria casa; ella, la mamma, sarebbe diventata la sua governante, e Tina avrebbe potuto educarsi meglio. Quasi sempre il sogno si fermava , perchè Tina toccava appena i dodici anni. Infatti alla fanciulla mancava ogni istruzione, benchè avesse imparato quasi misteriosamente a leggere e a scrivere fra quella gente così varia, povera e cupida, che rinnovava ogni giorno gli stessi espedienti per la conquista della fortuna o della sua illusione. Una esperienza breve ma singolarmente ricca la rendeva gi

Parola Del Giorno

trotta

Altri Alla Ricerca