United States or Singapore ? Vote for the TOP Country of the Week !


Questi uomini non provenivano da veruna scuola tedesca. Erano tutti di fabbrica paesana. Il De Sanctis, come tutti sanno, usciva dalla Scuola del Puoti. Il poeta dei Giambi ed epodi aveva studiato dagli Scolopi. Il Settembrini s'era tirato su per avvocato, per avvocato il Bartoli, per notaio, e l'esilio gli troncò gli studî, Alessandro D'Ancona. Michele Amari era impiegato alla Tesoreria di Stato in Sicilia, Ruggero Bonghi «o bene o male, venne su da ». Il Comparetti spiccò l'altissimo volo verso il mondo ellenico dagli alberelli e dalle teriache d'una farmacia. Alla stretta dei conti, furono tutti un po' autodidatti, e si fecero, piú che altro, studiando gli autori, allacciandosi alle tradizioni italiane. E ciò non ostante, nessuno vorr

Gli eroici difensori di Casa Ajani nel 1867 in Roma governando il Papa sotto la protezione dell'esercito imperiale francese ebbero concessi gli avvocati civili per la difesa; e pure la tirannide borbonica rispettò in Napoli e Sicilia questo sacrosanto diritto della difesa al 1821, al 1831, al 1850, al 1858, al 1860, nel processo di Nicolò Garzilli, in quello contro Poerio, Settembrini ecc., nell'altro delle tredici vittime, sempre!

Il Manzoni risciacqua in Arno la sua prosa; i critici, chi lo loda, chi gli rimprovera di aver guastato lo stile del suo romanzo: il pubblico gusta di più in più l'opera d'arte, e lascia dire. Viene il Settembrini e scomunica i Promessi Sposi come lavoro reazionario, appunto quando si gridava da ogni parte: O Roma, o morte! Per ammazzare qualunque altro romanzo, ci sarebbe voluto meno assai.

Allora, per sottrarsi a quella terribile visione, evocò altri ricordi. Rivide l'isola di S. Stefano, le figure più spiccate de' compagni d'ergastolo, e tra quelle, in un gruppo a parte, schivi d'insozzarsi al contatto di que' miserabili con cui l'accumunava indegnamente il governo borbonico, i detenuti politici Silvio Spaventa, Luigi Settembrini, Gennarino Placo.... Era stato Gennarino Placo, che, scorgendo forse in lui un cuore non corrotto del tutto, l'aveva preso a benvolere, ne aveva voluto conoscere le vicende, gli aveva parlato di morale, d'onest

Contro quell'intendimento antiunitario ed antinazionale protestavano bensì i più insigni patrioti d'Italia; e Poerio, Spaventa, Mauro, Bianchi e Settembrini rispondevano dalle prigioni «preferir di morire in carcere piuttosto che stender le loro mani a quell'avventuriere straniero» . Il Mazzini, appena ne ebbe sentore, scriveva fiere parole dirette specialmente all'esercito, e opportunamente ricordava il voto dato da Murat a favore della spedizione francese del 1849.

Dopo cinquant'anni d'intenso lavoro scientifico, la scienza filologica italiana ha prodotto opere che si possano equiparare alla Storia della letteratura italiana e ai Saggi del De Sanctis, ai Discorsi sullo svolgimento della letteratura nazionale e ai cento altri studî del Carducci, alla Storia dei Mussulmani in Sicilia dell'Amari, al Virgilio nel Medio Evo del Comparetti, e ai lavori in genere del D'Ancona, del Settembrini, del Bonghi, del Vannucci, del Bartoli?

Ma no! sento solo le mie melanconiche fantasticaggini artistiche! Sento solo l'armonia del mio dolce passato! Ho sofferto, e i miei dolori non sono troppo preziosi, per mutarli nelle gioie banali di vita solita. Oggi mi sentii poeta. Meditai una poesia, I morti, i morti all'ospedale e i morti in battaglia i morti d'amore i morti in campagna.... Lessi i ricordi della vita di Settembrini.

Giorgio Della Valle era un sognatore; ma bisogna ricordare che a vent'anni il Manzoni, il Giusti, il Settembrini avevano avuto quell'istesso ideale, avevano fatto quell'istesso sogno; invece la gioventù scettica e quattrinaia che dorme... e non sogna, senza essere più svegliata per questo, gridava al conte repubblicano la croce addosso, gli arrabbiati chiamandolo un mestatore ambizioso, e i tolleranti un matto pericoloso.

Su queste opere del ferace ingegno di Ernesto Pozzi, la Bio-Bibliografia generale italiana del prof. Paolo Zincada, pubblicata l'anno scorso, raccoglie alcuni giudizi della critica. Per esempio: la Storia e letteratura fu da Giulio Uberti, il poeta civile, giudicata con somma lode; sulla Contessa e il banchiere e sull'Estate in Sant'Andrea, Francesco Domenico Guerrazzi scrisse all'autore lettere lusinghiere, e le Biografie e paesaggi e la Corsa per l'Europa riscossero gli elogi di Luigi Settembrini. La Libert