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Rimasta sola con Nancy ella fece il gesto di aprire la sua borsetta di maglia d'oro; poi, vedendo l'espressione degli occhi di Nancy, desistette. E, invece, la baciò. Quando fu in carrozza, si sporse dal finestrino e agitò in segno di saluto ad Aldo la grassa mano inguantata di bianco. Addio, Apollo!...

Al passo, traversammo il ponte di Splügen e dal ponte ci arrestammo sulla piazzetta del villaggio, innanzi al Bodenhaus Hôtel, dove un gruppo di contadini raccolto pel riposo della sera, ci salutò con amichevol deferenza.

E non a te solo Giovanni mio, tonò con nuovo impeto la voce di Matteo. A te e ad Eriprando di Casalbara è rivolto il caldo saluto del mio cuore. La patria memore, riconoscente, scriver

Giusto vagò molta parte della notte intorno al villino, tenendo desti i cani di guardia che empivano la campagna co' latrati; cercò sempre il lume acceso, con una speranza impossibile, cioè che la sua innamorata avesse a distinguere il passo di Giusto per le zolle dei campi e potesse correre alla finestra a mandargli un saluto, a dirgli a bassa voce: «io sto meglio e t'amo».

Il vincitore leva, od ordina che si levi quella pietra, e Menelik potè allora alzar la fronte davanti a re Giovanni e al suo seguito, chè in quel momento devono tutti alzarsi in segno di saluto e d'amicizia al nuovo confratello.

Poi, sul limitare si rivolse: Non impensierirti per me, soggiunse. Riposa. E abbozzò un saluto ultimo con la mano. Emilia, ritta in mezzo alla camera, ebbe ancòra un dubbio. Aspetta! disse. Mi vesto.... Verrò anch'io.... Roberta aveva chiuso l'uscio, e discendeva.

Poi strinse al seno i parenti, giovani e vecchi, salutò cordialmente i domestici, i coloni, i loro bambini, le balie e i conoscenti, e finalmente chiese la grazia di ritirarsi nella sua stanza, ove chiuse l'uscio a doppio giro di chiave, cadde sul canapè, mandò un profondo sospiro, e sentì il bisogno di stirarsi e di respirare in libert

Dammi, oh dammi ch'io non disperi! Dalla sfera ove oggi tu vivi d'una vita più potente d'intelletto e d'amore che non è la terrena, e dove i nuovi martiri della fede italiana salivano poc'anzi a incontrarti, tu preghi con essi a Dio padre ed educatore, perchè s'affrettino a compiersi i fati ch'Ei prefiggeva all'Italia. Ma se mai la luce dubbia, ch'io saluto talora indizio dell'alba, non fosse che luce di stella cadente; se lunghi anni di tenebre e di sconforto devono ancor passar sull'Italia prima che si rivelino ad essa le vie del Signore: per l'amore ch'io t'ho portato e ti porterò, fa che il tuo povero amico pensi ed operi, viva e muoja incontaminato; fa ch'egli non tradisca mai, per intolleranza di patimenti o per amarezza di delusioni, il culto all'eterna idea, Dio e l'Umanit

Enrico salutò affettuosamente la signora poi mosse incontro al marchese e gli strinse la mano. Ah testolina, testolina! disse questi met

Ella lo rassicurò con un'occhiata, e Gasparo, impietosito al miserando spettacolo, gli fece un saluto amichevole e gli rivolse le parole incoraggianti che sogliono rivolgersi ai malati.