Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 29 giugno 2025
E dato ordine a Taddeo, sempre fermo sull'uscio, di prendere un brum e di condurre il signor Laner all'hôtel, si rizzò di colpo, si buttò addosso allo scrittoio e ricominciò a scrivere in fretta, in furia, facendo scricchiolar forte la penna. Pietro Laner voleva ringraziarlo, voleva stringergli la mano, salutarlo, ma l'altro, intento a scrivere, non lo guardò nemmeno.
Ormai otto o nove mesi erano scorsi dall'improvvisa partenza di Maria, e Giorgio non l'aveva più riveduta e anche le notizie gli mancavano affatto; egli le aveva scritto, ma senza averne risposta. Sua zia, la Castiglione, aveva sempre l'incarico di salutarlo e di ringraziarlo da parte della duchessa d'Eleda.
Gli allegri giovani, quasi tutti suoi compagni di studio, gli avevano dato una superba guardata, senza scomodarsi altrimenti a salutarlo. Anche l'Ariberti, che era il più esposto, perchè più vicino ai cristalli, era rimasto cogli occhi in aria, facendo le viste di badare a tutt'altro. Sempre i medesimi stracci! disse il Ferrero, che era di tutti il più accanito contro il povero Bertone.
Quella dimanda parve riuscisse molesta alla signora, poichè, fattasi anche più pallida dell'usato, alzò gli occhi a guardar fiso Laurenti. Signora proseguì egli non le paia disdicevole la mia dimanda. Chi le parla è un medico, e quando anche non lo fosse, Ella ha voluto cortesemente salutarlo col nome di amico.
Quando ebbe finito, Lalla e la Nena, la quale, avvisata del ritorno della padrona era scesa ad incontrarla, si avviavano su per lo scalone. Giacomo, intanto, era scomparso. Dov'è andato il Vharè? domandò Giorgio, che voleva salutarlo. Non so, rispose Lalla come distratta non lo vedo. Andiamo, fai presto! borbottò Prospero, impazientito. Mi aspetti alzata? chiese ancora Giorgio a Lalla.
E nessuno pose più mente a lui, salvo chi aveva argomento a temere di qualche sua sfuriata, e salvo Tommaso Sangonetto, che conosceva il segreto dell'amor suo e s'aspettava anch'egli qualche frutto della sua stravaganza. Avvicinatosi a quest'ultimo, e col sorriso sul labbro, Pico gli parlò sottovoce, mentre faceva le mostre di salutarlo. Stanotte saremo a Noli; diceva.
Una mattina arrivò da Bice sulle undici. Era una giornata d'aprile calda e snervante. Entrando nel salotto cadde quasi sopra una poltrona, ma quando Bice avvisata dal cameriere corse a salutarlo, si era gi
Per fortuna l'Euterpe veniva ogni settimana a salutarlo in Dogliani, e sull'Euterpe c'erano indicazioni di compagnie drammatiche a bizzeffe. Trovò in questa guisa il capocomico di suo gusto, che recitava in quel torno a Genova, e gli spedì il manoscritto dicendogli nella lettera, che glielo avrebbe potuto dare per ottocento lire, nè più, nè meno; o prendere, o lasciare.
Il buon Ambrogio era dolente e insieme anche un po' mortificato: la duchessina partiva senza neppure salutarlo. Egli si teneva in disparte, sotto il portico, fra Sandro e la Luigia, fissando, ammirando la signorina, che non stava mai ferma nella carrozza. Lalla si voltava di qua, di l
In quell'istante potevano essere le due dopo mezzanotte si aperse l'uscio del caffè, e un uomo pingue e tarchiato entrò nella sala. Al ritratto che ci era stato delineato poco prima, al berretto di pelo, alle mani calzate da guanti freschissimi, all'espressione singolare del suo volto, noi non tardammo a riconoscere in lui l'uomo di cui si era parlato. Allora, o fosse meraviglia, o fosse confusione di idee prodotta da quella sorpresa, ci alzammo unanimemente a salutarlo. Egli portò la mano al berretto con atto di cortesia schietto ma moderato, e si sedette all'altra estremit
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca