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Aggiornato: 22 giugno 2025
Se vostro padre ha sciupato il suo, e io con risparmî, con privazioni, ho saputo mettere in serbo quel poco che mi sono guadagnato co' miei santi sudori... Lasciamo stare i sudori, interruppe malignamente Emilio, chè, se ce ne furono, non si possono dir santi... Il vero è che tutto guanto voi possedete l'avete rubato al patrimonio che doveva esser mio...
Vorrei vedere e baciare questo mio unico parente, che ancora esiste in Italia, Mi sarebbe caro prima che io muoia, e sento che poco mi manca a lasciare questa terra, che mi ha dato dell'oro, ma mi ha rubato la pace del cuore, privandomi della mia cara Mercedes, volata troppo presto al cielo. Vorrei vedervi e baciarvi, dicea, ma un presentimento ostinato mi dice di rinunciare a quella consolazione e di pregarvi anzi a rimanere in Lombardia. Siamo troppo lontani l'uno dall'altro. Io sono nel cuore dell'America meridionale, e non si sa mai. Dunque restate. Mandatemi il vostro ritratto e quello della vostra famiglia e della moglie e figli vostri, se mai ne aveste. Questa lettera, mi ha costato molta fatica, attesa la mia grave et
Sempre lo stesso autore nei suoi versi parla di un signore che essendo andato a cercare fra queste donne facil conquista, la notte, mentre dormiva a pugni chiusi, ubbriaco di vino e di eccessi, fu dalla bella rubato e per compenso ne ebbe quale imperituro ricordo... la sifilide. Cosa che ai nostri giorni non è certo più rara!
È male, non dico di no; ma non si tratta punto di uomini pericolosi. Non hanno rubato nulla, finora; i contadini li proteggono, li sottraggono a tutte le ricerche della forza. Un servizio per le forre di monte Acuto, tra quelle selve di faggi e di cerri, non è mica la cosa più agevole del mondo. Un po' di tempo, e saranno presi anche i tre renitenti; un po' di tempo e non altro.
Il nero era una specie di fattore del vecchio gran sceriffo Bacali, uno dei più potenti personaggi della corte di Fez, proprietario di molte terre nei dintorni d'Alkazar. L'arabo era un uomo della campagna. La loro lite durava da un pezzo. Il nero, forte della protezione del suo padrone, aveva fatto più volte incarcerare e multare l'arabo accusandolo, e sostenendo l'accusa con molte testimonianze, d'avergli rubato cavalli, bestie bovine, derrate. L'arabo, che si diceva innocente, non trovando nessuno che osasse pigliar le sue difese contro il suo persecutore, un bel giorno aveva abbandonato il suo villaggio, era andato a Tangeri, aveva chiesto quale fosse l'Ambasciatore più generoso e più giusto, e inteso nominare l'Ambasciatore d'Italia, era andato a sgozzare un agnello davanti alla porta della Legazione, chiedendo in questa forma sacra a cui non si può opporre un rifiuto, protezione e giustizia. L'Ambasciatore l'aveva esaudito, s'era intromesso per mezzo dell'agente di Laracce, s'era rivolto alle autorit
Io credo di aver ceduto a un magnetismo, poichè mentre il capo mi pesava come se fosse coperto di piombo, il cuore si dilatava precipitosamente sotto l'urto del sangue. Ho baciato il mio fazzoletto. Egli m'ha visto e un pallore di trionfo ha scomposto il suo volto. Nelle scale mi ha aspettato, gli sono passata daccanto, ha osato stringere la mia mano nuda, ha rubato il mio guanto.
Lavandall dettò, Balbek scrisse: «Io dichiaro, in presenza dei sottoscritti, di aver rubato al giuoco in casa del principe di Lavandall, oggi,» ecc., ecc. Firmate. L'è fatto. Firmiamo a nostra volta. Tutti firmarono. Lavandall prese la scritta ed uscì con i suoi amici.
I calzoni bianchi del nero erano macchiati di sangue, che gocciolava dalla schiena. Gli arabi coi bastoni erano soldati che lo battevano. Domandai informazioni. Aveva rubato una gallina. Fortunato lui! mi disse un soldato della Legazione: pare che non gli taglieranno la mano.
Ladri, ladri! Avevano rubato tutto, e quanto non potevano trascinare seco, veniva distrutto.
Avrei rubato la riputazione che ho di onesta donna? sarei diventata di un colpo quella miserabile che mi fai? Ti pare possibile? Pensa che per condannarmi devi annientare tutto il mio passato, devi tenermi per una tale simulatrice da far paura a immaginarla.
Parola Del Giorno
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