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Aggiornato: 5 giugno 2025
Ma la Ristori probabilmente esagerava e lo squisito sentimento artistico del Boito, per il quale forse idee e sentimenti dovevano riuscire chiari allo spettatore dalla semplice parola, se ne sentiva offeso come da grave stonatura.
Nella stessa rivista è notevole il giudizio severissimo, e meglio sarebbe dire asprissimo, sulla Ristori, alla quale, scendendo a minuti particolari, rimprovera tra l'altro di accentuare un certo "ci"; io non posso dire per esperienza diretta se quell'appunto fosse giusto, ma la lettura della scena incriminata mi persuase che giustamente l'attrice doveva accentuare quel "ci", raccogliendo su esso il tono carezzevole della madre che vuol fare confessare alla figlia un affetto al quale essa dá il suo tenero consenso.
Il barone Giselberto, e la figliuola di lui Alberada si eran messi allora allora a mensa. All'annunzio di un pellegrino, entrambi scendon nella corte per riceverlo e menarlo al tinello. Il barone gli scioglieva i sandali per lavargli i piedi, la giovinetta lo confortava di differenti ristori. Goccelino rendeva loro mercè dell'ospitale carit
Così ragiona, e ver lui move il passo; Ma Folco al gran campion più s'avvicina, E giocondo a mirar, col capo basso Il ginocchio piegando umil s'inchina; Dice poscia: è ragion, che 'l corpo lasso Ti ristori, o Signor, grazia divina, Poi che per Dio sì travagliarlo godi; Or l'eterna bont
poi, non capendo in me l'immensa fiamma, convien ch'in alcun modo esca di fore, mostrando i raggi de la vostra luce. Così da voi ne vien lo mio splendore, ch'ogni mio bel disio da voi s'infiamma, come 'l lume de' lumi in voi traluce. Dello stesso Fiamma che chiaramente il mio cor ardi: aura che dolcemente mi ristori: spirto che alteramente m'innamori col valor, con la voce, con gli sguardi;
La signora Ristori avrebbe dovuto assistere a una certa lezione di declamazione fatta dall'illustre Samson nel Conservatorio di Parigi, alla quale ebbimo la fortuna di assistere noi. Il grande artista davanti al suo devoto uditorio, ragionando intorno alla semplicit
Fatte le divozioni e pigliati anch'essi i ristori, in una delle tante baracche; i montanini avevano finito per mescolarsi alla folla che faceva corona al ballo; e alcune giovinette della comitiva presero a danzare, mentre alcune altre, modeste e quasi mortificate, stavano a vedere; e tra queste Tecla.
Nella Marianna, che udimmo al teatro di Santa Radegonda colla compagnia di Adelaide Ristori, l'autore abbandona quella maniera tutta italiana che rese belli e fortunati quasi tutti gli altri suoi lavori, per avvicinarsi alla maniera francese; e se questa diserzione trovò pur sempre fedele l'applauso nel pubblico, non lo può trovar certo nella critica.
Al teatro Re, nella stagione di quaresima, recitava periodicamente la Compagnia Sarda, che contò, fino all'ultimo, attori distintissimi. La Ristori, al fianco della Marchionni, rappresentava le parti ingenue ed amorose, tipo ideale di bellezza.
Sicuramente.... Non c'è nulla che ristori come un sorso di cognac.... Si prende un terzo bicchierino? Un terzo poi... è troppo. Ma che ubbie.... Questo lo giocheremo a pari e dispari. Così fu fatto e Leonardo perdette. A dar retta alle donne si dovrebbe adottare il regime dell'acqua e latte egli disse leccandosi le labbra. Non tutte le donne però rimbeccò l'altro. Ti rammenti della Mariannina?
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