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Aggiornato: 8 maggio 2025


In teatro, dall'alto del suo sgabello, egli dominava ad un tempo l'orchestra, il palco scenico e la folla ammirata degli spettatori. Era il nume delle armonie, il Prometeo che sprigiona la luce. Severissimo e qualche volta irritabile nell'esercizio del suo dominio musicale, egli era, nel consorzio privato, un buono e solazzevole camerata.

Giorgio le inondava il cuore di una gioia suprema, rivelandosi come lo aveva sognato, onesto, nobile, generoso; ma, nel confronto ch'era costretta a dedurne fra lui e suo marito, confronto che terminava coll'essere troppo favorevole al cugino, la coscienza, giudice severissimo, le faceva scontare quella gioia, rimproverandola, quasi fosse una colpa.

L'agonia di un empio. La cantatrice di storie ed il figlio, che noi or conosciamo per Esmeralda e Selvaggio, entrati che furono nel Lazzeretto, vennero collocati l'uno accanto all'altra: sebbene il sesso fosse diverso, pure il fanciullo aveva così teneramente scongiurato il severissimo soprintendente che costui, a malgrado dell'abituale rigore, si era lasciato vincere e fatto aveva un'eccezione alla regola. Ma il giorno dopo le cose avevano mutato di aspetto. La donna aveva vinta tutta l'ira della malattia; e sebbene fosse stata portata col

Nella stessa rivista è notevole il giudizio severissimo, e meglio sarebbe dire asprissimo, sulla Ristori, alla quale, scendendo a minuti particolari, rimprovera tra l'altro di accentuare un certo "ci"; io non posso dire per esperienza diretta se quell'appunto fosse giusto, ma la lettura della scena incriminata mi persuase che giustamente l'attrice doveva accentuare quel "ci", raccogliendo su esso il tono carezzevole della madre che vuol fare confessare alla figlia un affetto al quale essa il suo tenero consenso.

Passò all'armadio, lo aprì e guardò le quattro bombe di bronzo lucido, bel giallo come l'oro caldo. Provò da principio un immenso piacere alla vista di quei terribili gingilli. Li aveva fatti lui; erano sue fatture; opera sua; egli li aveva saldati, li aveva costruiti con tanta pazienza, li aveva lucidati con amore; non dovevano essere soltanto micidiali ma anche belli; li aveva riempiti colla dinamite.... Fu, per un istante, fiero di questi lavori. Ed a dire che essi contenevano la morte di decine di persone; che sarebbero stati la grande voce dell'anarchia; un monito severissimo alla Chiesa, alla borghesia, al putridume strozzinesco, i quali avviliscono l'umanit

«Il procuratore generale prese la parola, severissimo. Era noto per le sue relazioni con tutti i partiti politici e per la sua destrezza nell'essere sempre amico degli uomini al potere; d'onde il suo rapido avanzamento nella carriera giudiziaria e i favori di cui era costantemente colmato.... E continuò per due ore, sdegnando la verit

Che batticuore, appena il Pubblico Ministero s'alzò freddo e minaccioso nella toga, e con gesti lenti da incorruttibile procuratore della legge, cominciò a tessere vita e miracoli dei banditi, che, quasi, ammaliati, non avevano la forza di distoglier gli occhi dal suo volto bruno, pallido, severissimo!

In un movimento qualunque, Pannini, che comandava un pelottone, si sbagliò e Carlo l'ebbe ad ammonire: era un movimento importante, occorreva fosse eseguito rapidamente, e si era sotto gli occhi del colonnello severissimo, che avrebbe acerbamente rampognato l'errore: per ciò le parole di Biale furono forse più vivaci ed impazienti che non sarebbero state in altro momento, e Pannini sentì montarsi la stizza, offeso il suo orgoglio, che era cotanto, nell'essere rimbrottato in presenza del reggimento.

Egli vi era andato preceduto dalla fama di direttore «severissimo», d'un direttore, per esprimermi con la frase di un forzato, che terrorizzava con una disciplina di ferro. Direttore di un reclusorio, egli voleva che imperasse il silenzio assoluto. Il guaio era che gli inquilini di questo bagno penale come lo si chiamava mava prima erano misti: cioè erano reclusi e forzati.

Non ho bisogno di dirvi che il maggior numero de’ nemici s’è raccolto da questo lato: che vi stringe debito severissimo di vigilare su tutti i militi di servizio e sulle scolte sia in basso che in alto; che io voglio ad ogni ora rapporti sicuri de’ movimenti del campo: e così della fede vostra della quale spero non dovrò mai dubitare!

Parola Del Giorno

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