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Aggiornato: 23 giugno 2025


Confesso, con mio rossore, che non ho letto la famosa circolare di S. E. Luzzatti; ma veggo dagli effetti, che essa rispetta l'arte classica e che i magistrati esecutori mostrano quasi tutti di averne un uguale lodevolissimo rispetto.

Ebbene gli era a codestui che il povero Vanardi doveva duecento cinquanta lire di pigione. E meno male fosse stato quello il solo suo debito! E lascio stare il macellaio, il venditore di vino al minuto e tutti gli altri creditori, che se volessi annoverarli un per uno farei una rassegna lunga e noiosa, come quella degli eroi combattenti in un'epopea che si rispetta.

NER. Il cor, la mente acqueta; in bando ogni timor geloso caccia: ma il voler mio rispetta a un tempo. Esser non può, ch'ella per or non rieda. Giá mosso ha il piè ver Roma: il novello quí scorgeralla. Il vuol la tua non meno, che la mia securtá: che piú? s'io 'l voglio; io non uso a trovare ostacol mai a' miei disegni. Io non mi appago, o donna, d'amar, qual mostri, d'ogni tema ignudo.

Fu un istante!... Nessuno lo seppe... Il fortunato Baciò, tacque e passò... La matrona severa Ripigliò la sua maschera nei crocchi della sera; Ad un detto men cauto finse sentirsi offesa; Frequentò, come al solito, e corsi, e balli e chiesa; Licenziò la domestica e il fedel servitore Perchè nell'anticamera parlavano d'amore; E, suscitando intorno mille fiamme lascive, Visse, come ogni dama che si rispetta, vive: Ipocrita a trent'anni, bacchettona a cinquanta, Borbottona a sessanta, e nel feretro santa!...

Sire, non si rispetta sempre la volont

Tal divien la fanciulla; e il ciel sereno Erra co'l guardo, e incerta pende, e geme; Ed agli urti del cor le ondeggia il seno, E il cor le fugge a la risposta insieme: Stranier, caro stranier, per questa almeno Secreta ambascia, che m'affanna e preme, Deh! per questa ti prego alma soletta, L'onore, il pianto, i sogni miei rispetta.

NER. Ai preghi del tuo consorte arrenditi; o i comandi del tuo signor rispetta. A me non puoi, neppur tu stessa, toglierti; il puote umana forza, se il mio impero pria non m'è tolto, e la vita. POPPEA Credi, a salvarti, o a piú tempo acquistar, giovar può solo il mio partir: vuoi che sforzata io parta, mentre il posso buon grado?

I suoi primi consigli sono stati la mia guida. Rispetta tutti e specialmente i tuoi superiori. Procura di farti amare dal tuo compagno di branca, anche se fosse il peggiore degli assassini. Perchè senza vincerlo con la tua benevolenza, la vita ti diventerebbe odiosa e intollerabile.

Tua sorella fu sempre malvagia con te e merita la tua vendetta. No. Io amo Kabango perchè non ha fatto di me la schiava dei suoi piaceri. Egli non mi ha comperata! Pur amandomi pazzamente, egli rispetta le mie idee. Sono per lui un cuore libero. Può contare sulla mia fedelt

Ah, no, no, no!... Questo è un tiro di quel farabutto del Frascolini! esclamò Giorgio calmato il primo impeto, e si strinse nelle spalle e stracciò la lettera. Un uomo onesto, un uomo che si rispetta, non tiene nessun calcolo delle lettere anonime pensava fra . Certo; doveva averla scritta il Frascolini, per vendicarsi d'essere stato messo alla porta!... Canaglia, buffone!... «Andate alle due dal vostro amico, il marchese Giacomo di Vharè, se vi sta a cuore l'onor vostro e quello della vostra famiglia!...» Ha proprio trovato, l'imbecille, chi ci casca nella rete. Ma... con che scopo mi scrive così? Anche ammesso che io fossi tanto gonzo, una volta che ci andassi, che cosa avrebbe ottenuto?... Così, a poco a poco, senza accorgersene, cominciò ad essere inquieto. Di sua moglie era sicuro; per altro, con quella lettera, si voleva alludere a lei. Ripetè seco stesso che sarebbe stato un vile, peggio del Frascolini, se avesse dubitato di sua moglie, per una lettera anonima. Di sua moglie era sicuro, non arrivava nemmeno a concepire un dubbio così mostruoso; ma, ad ogni modo, perchè si scrivesse a lui in quella forma, perchè lo si volesse fare andar lui, quel giorno, dal Vharè, chi scriveva doveva aver preso un qualche equivoco. Giorgio era sicuro di Lalla, tuttavia lo turbava quel nome del Vharè, messo per eccitare la sua gelosia. Perchè avevano scelto il Vharè?... proprio il Vharè? Dunque si era detto in giro che costui faceva la corte a sua moglie?... In conclusione, quella lettera cominciava a fare il suo effetto, e gi

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