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Aggiornato: 7 ottobre 2025
Qual'è l'uomo, per poco sia assiduo lettore di giornali, che mai non abbia impallidito e tremato dinanzi ad una frase in corsivo? Era un bel mattino di maggio. Il re si svegliava da un olimpico sonno. A destra del letto, da una guantiera sfavillante di oro e di gemme, esalavano i profumi di un moca squisitissimo.
Predestinato del dolor, vivrai, Sconosciuto dal mondo, a Dio sol noto, Pensosamente sollevando i rai Su, ne l’immenso ignoto: E, solo, errante, macero, fremendo D’inconscio sdegno fra le vesti grame, A quell’ignoto chiederai l’orrendo Perchè de la tua fame. Pur, qual vergine palma infra i deserti, Qual fior che, sôrto da silvestri dumi. Soavemente innalza ai cieli aperti Aerei profumi
Accanto alla porta d'entrata, resta ancora una pietra del pavimento antico, tutta bucherellata, sulla quale si dice si mettessero le Sultane per avvolgersi nel nuvolo dei profumi che si bruciavan di sotto. Ogni cosa, lassù, spira amore e letizia.
"Ed or ch'io chieggo un verso, una melòde; "Or che una sete mi esagita e rode "Di profumi e di cantici, "Non una lieta immagin mi consola, "E invano alla mia Musa una parola "Io chieggo in elemosina!
Non sono più l'adolescente orgoglioso della sua fede, che s'inginocchiava sensualmente per pregare a caso i caldi profumi erranti, l'altare in fiamme, la Madonna elegante nella sua veste attillata di gesso, e sopratutto le fanciulle dagli occhi troppo grandi e troppo cerchiati, le fanciulle strette l'una all'altra sui banchi neri, le fanciulle che a un tratto scoppiavano a ridere sommessamente.
In tali momenti gli pareva possibile di passare degli anni felici in quelle condizioni, in quell’aria, in mezzo a quelle armonie di luce, di suoni e di profumi, davanti a quella fanciulla vegeta e forte.
Scatti obliqui e cadenze rotte che scuotono l'estasi generale. Ma sono bene accolti, e piovono i gorgheggi e le fughe a ventaglio di perle sonore fra un diluvio di profumi. Le ombre della notte e le forze della dolcezza lunare non sdegnano, ma avviluppano con mille carezze e moine questi corpi umani preziosi che l'affamatissima battaglia ha rosicchiato.
Ma in tale orgasmo gli ritornava un altro bisogno di espandersi, di esalare con qualcuno, magari dinanzi ad un paesaggio, tutta quella foga di sentimenti simile ad una crisi primaverile, che si sfoga in profumi e in susurri.
Ognun lo sa e ben ci conoscete perchè l'allegria con noi portiam. Un cuore ardente e gioventù abbiam, un cuore ardente e gioventù, se pur con le stampelle camminiam. Chi siete?... Siamo la ganga perchè amiam le bimbe, il vin spumante e di Rapallo il mar! I mutilati cantavano. Frusciaaare schiumaaare tubaaare delle onde colombe sulle tombe rapite ai cimiteri e rimorchiate dai profumi del mare.
«Ah! io ero curioso, io ero interessante; bisognava vedere com'era fatto questo filosofo, questo anacoreta, quest'essere a parte, di cui nessuno fra quelli che vi circondavano aveva potuto ancora darvi un'idea! Bisognava provare su di lui la sottile magìa dei vostri profumi, la dolcezza del vostro sorriso, la melodia della vostra voce, la soavit
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