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Aggiornato: 11 giugno 2025


Aprendosi, la porta di mezzo dette ingresso a sei giovinette vestite da baiadere. La porta di sinistra lasciò passare i tre gentiluomini panneggiati in un'ampia tunica di cashmiere bianco, coronati, a modo degli antichi Romani, di fresche rose, e profumati come una corolla di magnolia.

Moltissimi anelli, dei ventaglietti antichi e preziosi, ma sempre preziosi: e i guanti, solo i guanti, sulla sua persona, oltraggiosamente profumati.

Quella grande sala con le pareti coperte d'arazzi e i mobili del tempo dell'Impero, dalle forme rigide e dalle dorature sbiadite, era tristissima e fredda. Pareva che la primavera non potesse farvi penetrare i suoi effluvi profumati, che il sole non osasse spingervi i suoi raggi. La principessa Camilla mangiava poco e lentamente.

Tutti sanno dei vizii di Sodoma e Gomorra. Mosè fu inflessibile al riguardo dei delitti di sodomia. «Non avrai relazioni sessuali con un maschio, come quelle che hai con una donna» dice nel Levitico. Il culto di Daolfhegor, il dio favorito dei Madianiti, fu accettato dagli Ebrei con una passione che è la più chiara testimonianza dell’indecenza dei suoi misteri. I sacerdoti di questo dio erano giovanotti senza barba, coi corpi spelati e profumati di olii odorosi; essi intrattenevano un ignobile commercio d’impudicizia nel santuario della divinit

Pare che lo scopo, voluto da Gallo, fosse stato raggiunto. La presenza delle reliquie del martire, chiamando nei boschetti profumati di Dafne le turbe devote dei Cristiani, allontanava gli amanti, e spargeva un’aria di tristezza in cui spariva il sorriso del raggio apollineo.

Dal rosso tarbusch scendevano fluttuanti e profumati capelli che ricadevano come vellutato mantello sulle robuste spalle, tutti cosparsi di monetucce d'oro.

Ma frattanto sopra ricco e larghissimo vassoio, d'argento era portato da uno dei domestici un elegantissimo servizio di chicchere di porcellana finissima della fabbrica francese di Sèvres, ed un altro domestico seguiva con una grande caffettiera di brillantissimo argento, mentre un terzo veniva portando in giro una cassetta in cui stavano dritti infissi in varie righe i più biondi e profumati sigari d'Avana.

Mi sento, dice il nonno quasi ebbro, mi sento la Primavera e la Gioventù nelle vene. Sento mille servitori pronti ad aprire, aprire tutte le sale nella mia testa, nel mio ventre e tanti giardini profumati che scrollano via l'inverno e mutano mille vesti verdi e azzurre. Strani questi giardini! Provano e riprovano delle vesti di lusso di mille colori. Certo per una Domenica in Paradiso! Ma la Domenica è venuta, e sono in Paradiso! Debbo ballare, anch'io debbo ballare, ballare! Ma non si può ballare con una pancia come la mia. Questo anno di digiuno, non l'ha quasi intaccata! Quando vennero gli Austriaci, io dissi ai miei figlioli: «Ora ci sar

Si respirava un'aria fresca e leggera, piena di atomi profumati che la pioggia aveva sbattuto dalle erbe e dagli alberi. Anche don Gregorio sentì il bisogno di rivivere all'aperto, e partito appena il signor duca, si avviò, passo passo, fino al piccolo cimitero del borgo.

L'inverno è passato, il vento gelido e freddo di questa stagione di morte s'intiepidisce; e la natura si sveglia a nuova vita. colui che si è alzato una di queste mattine gioconde nella quale la natura ti sorride a ciascun passo, si è sentito il cuore sollevarsi, e respirando l'aria a pieni polmoni ha dovuto esclamare: Viva la primavera! Viva questa epoca nella quale tutto rinasce sotto lo splendido risveglio della natura, nella quale il cielo si fa più bello e la terra gli sorride di amore. È in questi giorni che tutto ritorna, che ritornano le rondinelle al nido del porticato, i piccoli fiori al vaso della fanciulla, i zefiri profumati a scuotere certe ciocche di capelli nere e lucenti. Chi sar

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