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Aggiornato: 14 maggio 2025
A te lo posso dire, perchè sei un uomo ragionevole. O mi tiran fuori di questa cantina o la faccio finita.... Perchè pensi a queste cose? Perchè non posso a meno di pensarle. Ti par possibile questa vita di fringuello in muda? Quando sentirai che mi son tirato un colpo nel cervello, dirai: Povero diavolo, s'è liberato.
Ora nel romanzo futurista del Marinetti, non si descrivono, coi più smaglianti colori, un incesto nè la interessata seduzione di un povero vecchio. Il Marinetti è semplicemente un artista, e non si crede sotto la influenza dettatrice dello Spirito Santo.
Ce n'erano d'ogni forma e ragione; lettere di minor conto che bastava fare in quattro pezzi e buttar nel cestino; scritture fuggevoli, noterelle, capricci letterarii, abbozzi, versi non finiti, pensieri scombiccherati sulla carta, in attesa di tempo migliore; cose tutte dalle quali un uomo, che abbia avuto addosso la febbre dello scrivere, mal volentieri si separa, perchè ognuno di quei fogli rammenta un bel giorno, un pensiero felice, una speranza, una illusione, e la mente, guidata dal tenue filo nel laberinto degli anni trascorsi, corre tra desiosa e malinconica indietro, ripensando mille casi abbelliti dalla lontananza, per fermarsi poscia in questa considerazione tristissima: ohimè, tutto passa, tutto muore, in questo povero mondo!
Povero Jo!... non vi conosco, eppure mi siete simpatico. Mi siete simpatico, perchè in voi c’è un uomo che deve amare il suo passato, i suoi giorni di quando era povero, di quando la sua bellezza era nella velocit
E voi sapete com'io sia povero diavolo, ad onta dei servigi che ho fatto ad Oldrado. Tu! tu ami l'oro! Bonello, questo è castigo d'Iddio! Tu puoi! Ma io ti risparmio il delitto! Ti amò messer Oldrado! ed Ugo diedesi a chiamare: Aimone! Aimone! È inutile, messere. Ho preveduto, è spacciato, e non risponde più. Io non consento, Bonello, che tu perda l'anima in modo così vile!
Ludovico Elena Oh... il povero piccolo irresponsabile! Ludovico Irresponsabile o no, il mio persecutore è lui! È lui il mio nemico! Elena Così sventurato egli stesso! Ludovico Tacete, Elena, perchè la vostra difesa mi d
Gli sguardi abbattuti della brigata dissero a mastro Jacopo che la speranza con cui era tornato in casa era vana. Allora il povero padre si cacciò avanti con impeto disperato, gridando: Mia figlia! mia, figlia! Povero padre! Faceva compassione a vederlo. Animo, via, disse messer Giovanni da Cortona, non vi disperate così. Sar
Egli mi deve giudicare perchè appartengo più a lui che a me, ed egli conosce la storia del mio cuore più di quanto la conosco io stessa. So tutto il bene che perdo e non so a quale destino di miseri dolori mi consacro: ma oggi non posso abbandonarlo, no, senza esporre la sua anima debole e vacillante ai pericoli d'una nera disperazione. Dio mi ha messa nella mano un'anima e non posso allargare la mano. Un mio amico protettore mi offre amore, ricchezza, agiatezza, pace con decoro, per sempre: questo povero cieco non mi può offrire che tristezze. Per Cresti potevo essere più che una sorella, sarei stata una regina. Per Ezio... che cosa potrò essere? non so, non oso cercare. Non sar
Forse l'incantevole volto della giovinetta lo trasportava in quell'istante tra le bellissime creole d'una patria ch'egli non doveva rivedere mai più. Povero Andrea! Aguilan cominciò subito ad iniziare Ida nei doveri dell'acquistata carica, cioè: la conduzione e cura dei bagagli del quartier generale.
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