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Aggiornato: 24 giugno 2025
E torna di qui a un mese, signorino mio. Pel piccino va pazzo, se sapeste!... La lasciai così, che piangeva silenziosamente sul limitare della casuccia, con le braccia penzoloni, gli occhi a terra. Veramente quel dolore di giovane madre mi faceva male. Pensai a lei, al piccino, per tutta la via; pensai che sarebbe stato molto meglio se non avessi conosciuto nessuno di tutti e due...
Loredana tolse le mani dalle mani di Filippo e si alzò in piedi: fece alcuni passi come per uscir dalla camera, ma si fermò e si addossò al muro; piangeva in silenzio e le lagrime le scendevan giù per le guance. Filippo le si avvicinò di nuovo. Era pallido e la sua voce tremava. Disse: Sei offesa? Ella negò con un movimento del capo. Allora non mi ami d'amore, come ti amo io?
Le sue labbra sfiorarono dieci volte di seguito quelle scolorite dell'almea; egli rideva e piangeva dalla gioia. Il galoppo di parecchi cavalli, che rapidamente si avvicinava, gli richiamò alla mente Abù-el-Nèmr.
Appena fu in letto, egli fece chiamare Emilia, la quale piangeva fuori della stanza, e chiese di esser lasciato solo con lei. Allora le prese la mano, e fissò gli occhi nella figlia con tanta tenerezza e dolore, che il suo coraggio l'abbandonò, ed essa proruppe in un pianto dirotto.
I suoi amici compassionevoli; interruppe il Fiesco; i suoi soccorritori nelle angustie, in cui lo avevano messo le angherie degli Aguadi, degli Ovandi.... e degli altri. E lo immaginavo ben io. Ma come chiuder la bocca a tutti? Anche lei, la buona Isabella, doveva qualche volta porgere orecchio a tante accuse, che venivano d'ogni parte al suo trono. E ne piangeva, ora credendo, ora discredendo.
Stava col gomito sinistro sul banco ed il capo appoggiato alla mano, mentre colla destra teneva la penna sulla carta nell'atto di scrivere; ma non scriveva. Aveva gli occhi fissi in terra tra il sedile ed il banco, e piangeva in silenzio. Ad un tratto, di sotto al sedile, vide sorgere una mano con un fogliolino piegato, e posarglielo sulle ginocchia.
Figuratevi, belle dame, se Cuno piangesse, continua l'abate, nel mettere piede fuori la soglia claustrale. Egli a vero dire non piangeva gi
Voi donne non conoscete amicizia chi nol sa? però io ho sempre dubitato se voi donne abbiate il cuore fatto come il nostro. Clelia non rispose piangeva. Allora la tenerezza, vincendomi il cuore, mi fè correre in mente il dubbio sulle mie stesse parole, il dubbio sopra di me, sopra i miei sentimenti.
Era lei con gli occhi gonfi di lacrime, arrossati dal pianto, col volto bianco per la commozione, lei, non più artista, non più commediante, ma la povera ragazza di Piazza degli Armieri, la povera figliuola di Agatina e di Enrico, che piangeva! Stette sola, affranta, oppressa dai ricordi, lacrimando, per alcune ore.
Esaminava a minuto ogni atto, quasi ogni pensier suo, se mai potesse averlo in qualche maniera disgustato, e non trovandosi in colpa si accorava, piangeva. Allora confessava a sè stessa di amarlo; allora chiamava crudele lui, che più non la ricambiasse di altrettanto affetto.
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