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Aggiornato: 2 luglio 2025


STRAGUALCIA. Aviamo a contare i mattoni? Ci sará facenda! Vorrei che noi andassemo piú presto in qualche luogo che facessemo colazione, io. PEDANTE. Iandudum animus est in patinis. FABRIZIO. Che arma è quella di quei succhielli? PEDANTE. Quella è l'arma di questa communitá e chiamasi la Trivella. E, come a Fiorenza si grida: «Marzocco! Marzocco!» e a Vinegia: «San Marco!

AGIATO. E fate a mio modo, se volete star bene. Volete che si dica che voi siate alloggiati al «Matto»? FRULLA. È cento mila volte meglio il mio «Matto» che non è il tuo «Specchio». PEDANTE. Speculum prudentia significat iusta illud nostri Catonis «Nosce teipsum». Intendi, Fabrizio? FABRIZIO. Intendo. FRULLA. Veggasi chi ha piú osti: o tu o io. AGIATO. Veggasi dove van piú uomini da bene.

VIRGINIO. Oh figliuol mio! Trist'a me! Che nuove mi portate di lui? ove il lasciaste? ove morí? perché sète stato tanto ad avvisarmi? ammazzoronlo quei traditori, quei iudei, quei cani? Figliuol mio! Era quanto bene io avevo al mondo! O caro maestro mio, presto! Ditemelo: ve ne prego. PEDANTE. Non piangete, messer, di grazia. VIRGINIO. Oh Gherardo, genero mio!

Manco male, se fosse: e' ci sarebbe il rimedio; farne degli altri. È vero: che ha dunque il reo genitore?... Vuol darmi moglie. Vecchio pedante!... E la prendi?

LARDONE. O fegadelli, trofei della mia fame! o salami, spoglie de' miei trionfi! o ricotte, o provature, gloria delle mie vittorie! o porchetta, come ti darei la man dritta passeggiando meco! PEDANTE. Oste, oh con quanta venerazione venemo a te lietabondi e gratulabondi! LARDONE. Domine magister, e io affamabondo e bibebondo!

PEDANTE. O mirabile excogitatum, o inventum diabolicum: una bestia venir in una stalla di Napoli per accoppiarsi con un'altra bestia! LARDONE.

Ah, siete pratico della casa? Lo conoscete quel sant'uomo?» e qui cominciava per recitare una leggenda di sue virtù, ma come vide che Alpinolo gli avea vôlte le spalle, badandogli come un pedante al buon senso, gli esclamò dietro: Passate, passate pure, che Dio vi benedica

PEDANTE. Questo non è cattivo. FRULLA. Chi s'intende di vino? STRAGUALCIA. Io, io, meglio che i franzesi. FRULLA. Assaggia se ti piace: se non, te ne darò di dieci sorti. STRAGUALCIA. Frulla, al mio parer tu sei piú prattico di questo altro che prima ci mostra il modo da far bere che sappia se 'l vin ci piace. O padrone, gli è buono. Tolle, tolle questa valigia. PEDANTE. Aspetta un poco.

Il pedante non mi conosce mai fu in Napoli: stimará la nostra casa il Cerriglio; e venendo Altilia in casa nostra, puoi imaginarti se sará ben pasciuta di saporitissimi cibi. LARDONE. Dubito che questi cibi non mi strangolino. CAPPIO. Tu non ti morrai piú di fame. LARDONE. Ma di capestro. CAPPIO. Eh, tu vuoi la baia! LARDONE. Eh, tu mi drizzi al boia!

PEDANTE. Non posso esser stato deluso, perché era uomo circonspetto con le mani chiroticate: da segni della figliuola e dell'istoria della sua vita, me ne rendei certo; ma pur, dubitabondo e renuente, chiamata la balia e seco confabulando, si riconobbero insieme. E senz'altra replica gli consegnai l'una e l'altra.

Parola Del Giorno

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