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Aggiornato: 5 maggio 2025


Nòve cose giammai non anti viste veggio fra quelle mura in un vallone, di urtiche, vepri, spine e lappe miste densato , che mai non vi si pone piede senza lacciarlo a l'erbe triste, e farsi, o voglia o no, di lor prigione; ma mi preme l'ira d'una donna, ch'io scampo e lascio a squarzi la mia gonna. «Fidelis Deus est qui non patietur vos tentari supra id quod potestis». PAUL.

In settembre di quell'anno, 1887, troviamo Emilio ad accompagnare il dott. Paul Güssfeldt al Gabelhorn ed al Cervino, per la nuova via scoperta poco tempo prima, da Zermatt a Breuil. Lasciate quindi le Alpi Pennine, si ridussero nel Gruppo del Bernina a compiere una nuova ascensione del Monte Scerscen pel versante italiano.

Ciò ch'io scrissi è un riflesso di quel sorriso di fede, di dolore e d'amore. Gli uomini d'oggi non possono intenderlo; ma i giovani di domani lo intenderanno. Napoli, 12 ottobre 1860. Predica verbum; insta opportune; importune; argue, observa, impera. PAUL., ad Tim. Voi cercate la Patria.

L'estate seguente Emilio fu col dottor Ludwig Darmstädter nel gruppo del Gran Paradiso e nella catena del M. Bianco; accompagnò Miss Richardson all'Aiguille meridionale d'Arves in Delfinato, ed in settembre era nuovamente con Paul Güssfeldt.

Ogni giorno, spesso più volte in uno stesso giorno, Ernesta faceva la lettura; era una festa pel cieco, il quale indicava i libri come sapeva meglio, generalmente per via di esclusione. Questo no, quello nemmeno li aveva letti tutti; infine i soli volumi che non avesse letto erano i Saggi del Montaigne, le Confessioni di Sant'Agostino, le Prose del Leopardi ed i Caratteri del La Bruyere, capitati non si sa come fra il Visconte di Faublas, il Linguaggio dei Fiori ed i romanzi di Paul de Kock. Ernesta leggeva bene, senza solennit

Non le scriveva, perchè ella non aveva voluto; ma l'amava, con tutta l'anima. Non aveva sue notizie, giacchè ella non voleva dargliene: ma l'avrebbe ritrovata al ritorno! Pure, fu un viaggio così lungo! A San Paolo, egli ebbe notizie. La letterina, scritta da una mano morente, sovra tenace carta giapponese, diceva: Cher Paul, cher Paul, cette pauvre madame Héliotrope se meurt de vous....

Appena se noi abbiamo il tempo di studiare la quistione di Oriente nel Cocu di Paul de Koch. Che dite voi dei miei dispacci, eh? Uhm! fece il Turco. Mi ci vuole una ballerina per metterci l'ortografia. Lasciamo la politica disse il marchese di un tono grave. Ne fate voi qualche volta, marchese? dimandò Morella. Uff! s'intromise la Polonese. Non fate arrossire i segreti di gabinetto.

³ Dissi finora, perchè un libro di Paul Allard: Julien l’Apostat, 1899, di cui è uscito un primo volume, pare voglia colmare la lacuna. Ma la grande difficolt

Quanto meglio farai non dipartirti dal primo nostro rito e modi antiqui, e 'nvestigar in ciel qua' sian li obliqui, e qua' gli dritti segni, e piú alto i spirti che causan e' duo moti e tante fiamme scoperte a l'uomo nostro, che 'n la culla qui tieni avvolto come cosa nulla, cui rumper giá s'affretta Cloto il stamme! «Semper discentes et numquam ad scientiam veritatis pervenientes». PAUL.

ROSE a MARINETTI PICASSO BOCCIONI APOLLINAIRE PAUL FORT MERCEREAU MAX JACOB CARRÀ DELAUNAY HENRI MATISSE BRAQUE DEPAQUIT SEVERINE SEVERINI DERAIN RUSSOLO ARCHIPENKO PRATELLA BALLA F. DIVOIRE N. BEAUDUIN T. VARLET BUZZI PALAZZESCHI MAQUAIRE PAPINI SOFFICI FOLGORE GOVONI MONTFORT R. FRY CAVACCHIOLI D'ALBA ALTOMARE TRIDON METZINGER GLEIZES JASTREBZOFF ROYÈRE SALMON CASTIAUX LAURENCIN AUREL AGERO LEGER VALENTINE DE SAINT-POINT DELMARLE KANDINSKY STRAWINSKY HERBIN A. BILLY G. SAUVEBOIS PICABIA MARCEL DUCHAMP B. CENDRARS JOUVE H. M. BARZUN G. POLTI MAC ORLAN F. FLEURET JAUDON MANDIN R. DALIZE M. BRESIL F. CARCO RUBINER BETUDA MANZELLA-FRONTINI A. MAZZA T. D

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