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Aggiornato: 24 maggio 2025


Gli assalti degli assedianti, guidati dal duca Guidobaldo di Urbino e dal figlio del papa, Giovanni di Gandia, furon respinti. Altri Orsini recarono soccorso e l'esercito papale soffrì nel gennaio 1497 una sanguinosa sconfitta presso Soriano. Il papa dovette concludere la pace e gli Orsini rimasero signori di Bracciano e di tutti gli altri possedimenti patrimoniali.

Il povero Casalbara sospirava angosciato, soffriva, sentiva egli pure un senso di rimorso: aveva sacrificata, legata a lui vecchio, a lui povero, quella esistenza giovane, fiorente.... La sua spensieratezza doveva lasciar campo alla riflessione: quell'esame delle sue condizioni patrimoniali che non aveva mai fatto, avrebbe dovuto farlo prima del matrimonio per sapere che cosa egli offrisse a sua moglie, per non ingannarla, ingannando stesso.

Lui no; il marito della signora Lisa a quel tempo era ancora in mente dei; e suo padre medesimo non era che un fanciullo; un fanciullo era eziandio, di pochi anni anzi minore, il signor Carlo, il padre della Lisa medesima; ma gli è appunto di quella famiglia che si tratta e dell'avo del vivente signor Pannini. Fra costui e il padre del signor Carlo esisteva da tempo una ruggine che sempre era venuta crescendo. Biale era segretario ed amministratore delle fortune copiosissime della nobile famiglia di Campidoro. Pannini ne era il maggiordomo. Tutte due erano da tempo legati a quella casa e ne curavano od ostentavano di curarne gli interessi, e tuttedue avevano delle benemerenze verso i padroni che davano loro un influsso che altri non avrebbe avuto nelle loro condizioni. Pannini, quando la famiglia, per gli sconvolgimenti politici dell'invasione straniera e del dominio francese in Piemonte, aveva emigrato di paese, aveva voluto associare la sua alla sorte de' suoi padroni, li aveva seguiti, e poichè essi erano ridotti a povere fortune dal sequestro e dalla vendita dei loro beni patrimoniali, esso li aveva generosamente mantenuti, senza che loro quasi se ne avessero ad accorgere, col frutto dei risparmi che egli aveva potuto fare in addietro ed aveva seco portati in esilio. Ma Biale non aveva dimostrata minor devozione per quella stirpe: quando i beni della medesima erano stati posti in vendita, egli aveva fatto così bene, che direttamente per , e mediatamente per alcuni suoi fidatissimi, erasi reso acquisitore di tutto quanto, giungendo persino a salvare la parte più preziosa e che avessero più cara dei loro mobili e delle loro domestiche memorie. Quando poi i Campidoro erano ritornati col loro re, egli modestamente era andato a riporli in possesso d'ogni parte di quel patrimonio che possedevano prima della tempesta della rivoluzione. Son codesti servizi di tali che non si dimenticano più, e Pannini e Biale furono pei Campidoro qualche cosa di meglio che un ragioniere ed un maggiordomo, quasi due membri della famiglia; la quale, a quel tempo, era ridotta a due uomini, il padre vecchio cadente oramai e un solo figliuolo non più giovane, marito dell'attuale vecchia marchesa, che sar

Diamo una data certa allo inizio della provocazione, sebbene si potrebbe risalire più in alto: cominciamo il triste periodo dalla strage di Caltavuturo. A Caltavuturo, piccolo paese agricolo della provincia di Palermo, la miseria era ed è grande. Vi sono nel paese beni patrimoniali del Comune ed un demanio comunale, che gli amministratori danno in affitto.

Però le usurpazioni dei demanî comunali, e la vendita e i censimenti fraudolenti delle terre patrimoniali possono essere consumati dappertutto, perchè in Sicilia non tutti i Comuni posseggono demani comunali e beni patrimoniali possono ripetersi ogni giorno perchè la materia che fornisce occasione al reato, a danno del popolo, si esaurisce.

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