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Ma, s'egli paga l'oro con 14 e 3/4 d'argento, e poi vuole spendere le sue monete d'argento o con utile od almeno con risarcirsi le spese, ecco che bisogna ch'ei faccia valere una d'oro per 14 e 1/4 od al piú 14 e mezzo delle sue monete d'argento; e, perché fuori del suo Stato vale l'oro 14 e 3/4, per forza bisogna, nonostante ogni suo decreto, che vada fuori di Stato tutto l'oro, perché i suoi sudditi troveranno manco scapito a pagar con monete d'oro che con quelle sue monete d'argento, che fuori di Stato son valutate minor prezzo.

FILIGENIO. Dove l'hai condotto? FORCA. Egli conduce me dietro a lui, perché li son servo. FILIGENIO. Dove l'hai lasciato? FORCA. Egli ha lasciato me. FILIGENIO. Parli cosí poco, come avessi a pagar la gabella delle parole. Furfante, furfante, ben sai che ci conosciamo insieme: se non mi dici il vero, farò che muti nome, e da Forca che sei diventerai un appiccato.

PEDANTE. , è. STRAGUALCIA. O padron magnifico, a tempo veniste per pagar l'oste. Ben gionto. PEDANTE. Costui è stato un buon servitore a vostro figliuolo. STRAGUALCIA. Volete forse dir ch'io non gli son piú? PEDANTE. No. VIRGINIO. Che tu sia benedetto, figliuol mio! Pensa ch'io ho da ristorar tutti quelli che gli han fatto buona compagnia. STRAGUALCIA. Voi mi potete ristorar con poca cosa.

Ma quando il cameriere Venne a portargli il conto, Gli parve che al volere Fosse il poter men pronto Il garzonetto attese Alquanto, e poi gli chiese: Vuol altro? Ora, mio caro, Vorrei.... Cosa? Il denaro. Denaro! Certamente.... Tu sai che le parole Oggi non valgon niente, E per pagar ci vuole Denaro; or, come averlo Potrei senza volerlo?.... Mi paghi, faccia presto! Voglio il denar per questo!

Filinor tanto bene non s'ascose, che nol potesse l'ostier rinvenire. Del pagamento il prega e lo riprega: Filinor minaccioso glielo niega. Quel meschinel, veggendo il conto perso, richiamar in giudizio un giorno fallo; ma Filinor gli piantava un converso che gli dovesse pagar il cavallo.

Ora torniamo a Gan, che s'innamora de' tremila zecchini, che son belli: gli tocca e con la vista gli divora; poi gli ripon ne' sacri suoi cancelli; poi ride e dice: Questi gli sparagno, perch'io sono il mignon di Carlo Magno. Volle che Filinoro gli facesse una scrittura, in viso assai cortese, con la qual dell'incarco promettesse a Gan cento zecchin pagar il mese.

111 Cosa, qual vogli sia, non gli domando, di ch'io ne torni mai con le man vote; e quando perle, e quando annella, e quando leggiadra veste e di gran prezzo scuote. Pur di' a madonna, che fia al suo comando; per oro no, ch'oro pagar nol puote: ma se vuol ch'una notte seco io giaccia, abbiasi il cane, e 'l suo voler ne faccia.

Duecento mila lire! ma.... dove volete che li prenda il povero mio fratello tutti questi danari. Oh! che dice mai! riprese l'altro. E scegliendo i termini, seguitò: vostra eccellenza butta giù troppo la sua casa: il canonico, se vuole, può pagar questo ed altro ancora. V'ingannate: vi giuro anzi....

A questo punto sior Bortolo mostrò al principale un polizzino supplementare con la nota delle tasse e dei legati che conveniva pagar subito, e disse in qual modo, salvo sempre l'approvazione di S. E., egli aveva creduto di provveder la somma occorrente.

Hai voluto pagar, o invittissima donna, la colpa delle mie sciocchezze con la tua morte: il che ha dato a questo core un perpetuo tormento, a questi occhi perpetue lacrime; anzi mi ucciderò con le mie mani, ché veramente mi conosco indegno di piú vivere, infame mostro, senza anima e senza core!