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Aggiornato: 15 giugno 2025


L’antefatto che ha dato origine alla sfuriata spiritosa dell’offeso imperatore è questo. Giuliano, dopo esser rimasto per quasi un anno a Costantinopoli, ne partiva nell’estate del 362 onde recarsi ad Antiochia e farne la sede dei preparativi per la disegnata spedizione contro il re di Persia. Visitata Nicomedia, dove egli aveva passata una parte della sua adolescenza e che, commosso, rivedeva abbattuta dal terremoto, attraversata Nicea, fermatosi a Pessinunte per adorarvi la dea Cibele, la Madre degli dei, e scrivervi, in una notte, la sua mistica dissertazione, per Ancira e Tarso giungeva ad Antiochia, dov’era accolto da un’immensa moltitudine che salutava in lui il nuovo astro dell’Oriente³²⁴. Ma il favore popolare subito si spense e, fra l’imperatore e gli Antiochesi, si manifestò un disaccordo radicale. Giuliano, anche in mezzo ai grandi preparativi per la spedizione persiana, non dimenticava l’obbiettivo ch’egli aveva posto al suo regno, la restaurazione del Paganesimo moralizzato. Ora, Antiochia, citt

¹⁸² Müller, Kirchengeschichte, p. 206. Costantino, volendo farsi della Chiesa un aiuto, e crearsene uno strumento di potenza, le diede ricchezze e privilegi, e indirettamente la trasformò radicalmente. Essa non fu più quella confraternita religiosa, composta di poverelli, spesso perseguitata, senza alcuna influenza mondana, che si appagava di un culto semplice, celebrato fra umili e domestiche pareti. Trionfante, sentì il bisogno, onde imporsi alle turbe, del lusso che attira, delle leggende che consolidano la fede. Essa approfittò, nella sua evoluzione, dello spirito dei tempi, si mondanizzò al contatto del Paganesimo, e ne prese molte delle abitudini. Da qui, il fasto, il lusso, la gerarchia numerosa che gi

Quando Giuliano prese in mano le redini dell’impero, egli trovava il Paganesimo perseguitato ed oppresso, ed il Cristianesimo profondamente diviso in due partiti che si combattevano l’un l’altro, con crescente ferocia. Noi vedemmo come il tentativo di Costantino di fare della Chiesa unificata e concorde uno strumento d’impero avesse trovato, nella inconciliabilit

E, accioché questo piú apertamente s'intenda, non vuole altro la figura posta da san Girolamo, se non, per quegli atti che la scrittura di Dio dice dover fare, se non, una purgazione del paganesimo o d'altra setta fatta, potere qualunque femmina nel matrimonio venir de' giudei: e cosí, purgate certe inconvenienze del numero de' poeti, restare i versi de' poeti non come cibo di dimonio, ma come angelico potersi da' fedeli cristiani usare.

Dice il salmista: «Dixit et facta sunt: mandavit et creata sunt». Esso primieramente alcuna volta con visioni tocca le menti di coloro che di questa grazia hanno bisogno, come noi leggiamo di Costantino imperadore, il quale, dormendo, vide san Pietro e san Paolo, e il loro ammaestramento udí, e poi si destò dal corporal sonno e dal mentale, quello seguí, e gli errori del paganesimo tutti da cacciò.

Il fondatore del Neoplatonismo fu Ammonio Sacca di Alessandria, un cristiano riconvertitosi al Paganesimo. Egli non lasciò scritti ma il suo grande valore è dimostrato dagli scolari illustri ch’egli ebbe, il cristiano Origene¹⁸⁸ e Plotino, il quale afferma di aver trovata la verit

Vedrai lettore questa Chiesa, che cristiana avversò con indefesso studio il paganesimo, fatta cattolica redarne le spoglie, e mentre conserva la rete di San Pietro per pescare pesci, adopera poi la rete di Vulcano per agguantare uccelli. Ti fie manifesto altresì come Roma clericale ora della libert

Scendemmo al porto ove stava pronta una snella barca veliera. Traversando la piazza, osservai due statue collocate di prospetto ai due lati opposti, una di Lollio pretore e augure, l'altra di San Gennaro in sul punto di benedire. Questo contrasto di cattolicismo e di paganesimo, la coesistenza di due mondi, di due civilt

Qui in Roma, nei primi tempi del paganesimo, non si conobbe legge contro i parricidi: crescendo poi la malizia degli uomini a tanto eccesso, il supplizio orribile della legge Pompea parve mite a punirlo. Ai tempi nostri piacciavi volgere lo sguardo ai reami di Spagna, Francia, ed Inghilterra, e voi non troverete pene punto più dolci.

³¹² Amm. Marcell., I, 263. Ebbene Giuliano, per quanto si dichiarasse tollerante in materia religiosa, non poteva collocarsi neppur lui al punto di vista del decreto di Costantino, perchè egli pure voleva una religione di Stato, e tale era per lui il Paganesimo al quale, e qui sta la novit

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