Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 23 giugno 2025


, io ti ho odiata, ti odio... perchè ti amo. NICOL

Ma s'io amai giamai Sulpizia, faccia Idio che non conseguisca alcun desiderio; son per amarla per l'avvenire, ché sempre piú tosto l'ho odiata che amata, e m'ho fatto beffe di lei. Ho ben amata la vostra Cleria dal primo giorno che la viddi; ma il rispetto dell'amicizia fra me e Attilio me ha vietato che non lo scoprisse, per non offenderlo con la mia indegnitá.

E' non m'uccide per privarmi d'una giocondissima morte; all'incontro, perché m'usi tanta impietá, scema in me punto l'infinito amor che gli porto. O Lidia, odiata da tutti e da te stessa! AMASIO. Lidia mia carissima, voi sapete giá che voglio dirvi. LIDIA. Lo so e mi rincresce saperlo: che l'abandoni affatto, eh?

Sei anni rimase allora l'Italia senza l'imperatore, occupato nelle sue cose germaniche; la lega progredí guari piú. Genova, che avea privilegi assicurati e che non volea concordia ma guerra colla odiata Pisa, non aderí mai; e questa guerra delle due trasse seco quella di Toscana tutta, Lucca, Siena e Pistoia con Genova, Firenze e Prato con Pisa.

Sinché durò in Roma quell'antica tanto lodata ed odiata frugalitá, con la quale, contenti di ciò che rendeva loro la terra e la greggia, non cercavano merci straniere; ed i consoli e decurioni s'andavano a staccar dall'aratro, per collocarli con suprema potestá alla testa de' loro eserciti; onde tante nobilissime famiglie romane, come de' Fabi, de' Lentuli, Pisoni, Ciceroni ed altri presero il cognome dal ben seminar le fave, i piselli, i ceci e le lenticchie: non fu fatta mutazione nelle monete; ma per 300 anni, da Servio Tullo, che l'introdusse, sino alla prima guerra cartaginese, durò la stessa qualitá e peso di moneta, cioè a dire degli assi gravi di rame di una libbra l'uno.

LIDIA. Son disamata, odiata e schivata da ciascuno. AMASIO. Non dite cosí, ché conosco persona che v'ama tanto che non so se voi cosí amate Cintio svisceratamente. BALIA. Ascolta, figlia mia, ché non è morto il mondo per te giá. LIDIA. Che miserabil uomo deve essere costui che si sia posto ad amar me?

Qual pensi ch'or sia l'anima mia, se pur ho anima in questi affanni? Il mio male è senza conforto; però non è piú tempo di speranze o di trattenimenti. Egli non sol non mi ama, ma da lui son odiata, sdegnata e aborrita. A me è impossibile il viver senza di lui; però prima che sia d'altro uomo, voglio essere della morte. Che cagion ho di vivere?

Che vi è ancora? chiese don Francesco. E gettando gli occhi sulla soprascritta: È del conte, disse. Approfitta anch'egli della mia creduta assenza.... Che ha di bello? Poche linee; sentite. «Donna Livia, »State in guardia; siete odiata da due donne perverse, che, lo temo, tenteranno in qualche modo di perdervi. »Diffidate di tutto e di tutti. Il conte di San Giorgio

La principessa, educata al rispetto per la vecchiaia, taceva, ma una volta in camera sua, dove il marito non aveva posto piede da due anni, ella piangeva, pestava i piedi e imprecava ogni sorta di mali, terreni e eterni, sulla testa di quella suocera odiata.

È vero che anche lui, vedendosi lasciato da banda, l'aveva odiata un pochino; ma perchè il suo animo era generoso, quell'odio era svaporato, senza lasciarvi traccia di . E la marchesa di San Ginesio gli tornava simpatica, come doveva esserlo per ogni cuore ben fatto.

Parola Del Giorno

caracteribus

Altri Alla Ricerca