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Aggiornato: 28 giugno 2025


Fu dunque deciso che Nancy sarebbe un grande Genio musicale e si procurò subito un pianoforte a piccola tastiera, e molti libri di teoria, d'armonia e di contrappunto. Edith raccomandò a Valeria di studiare questi libri con attenzione e poi d'insegnarne il contenuto a Nancy, facendo però in modo che la piccina non se ne avvedesse. Ma Nancy se ne avvide.

I bauli di Nancy erano fatti, la penna d'avorio e il Libro riposti. E sulla grande tavola stava, vano e malinconico, l'immenso calamaio. Nancy era appoggiata alla finestra guardando le stelle; Clarissa si mise accanto a lei, e immerse anch'ella lo sguardo frivolo in quelle profondit

Nancy riferì ad Aldo la storia del viatico, ed egli, con un'aria di cane bastonato, disse che lo andrebbe a domandare. Quanto credi che ti daranno? disse Nancy. Non so, disse Aldo, che si sentiva in obbligo di essere cupo e taciturno. Due o tre mila franchi? chiese Nancy. Probabilmente, disse Aldo. Non accetterai nulla da quella donna? Me lo giuri?

Se avessi saputo dove trovarvi, ve lo mandavo a dire. Oh bella! disse l'impresario, e fece il suo rumore col naso. E poi, continuò Nancy timidamente, è meglio che ve lo dica subito: non potremo più continuare così. La bimba deve suonare soltanto quando vuole lei. Non deve essere forzata. Basta un concerto o due in un mese.

Ed egli era così divertente che Edith rise e rise, finchè le venne la tosse, e tossì e tossì fino alle lagrime. Allora tutti dissero che non si riderebbe più. Fu un viaggio delizioso. Quando il treno si fermò alla placida stazione campestre di Wareside, scesero e trovarono la signora Avory colla piccola Nancy ed il nonno ad aspettarli. E vi furono nuovi saluti e nuovi abbracci.

Allora Edith suggerì il nome «Giulia». E Valeria propose «Camilla». E Florence, che stava mettendo la tavola, disse: Provino a fargli dire «Nellie» o «Katy»? Ma il vecchio signore si rifiutò ostinatamente a ricordare qualsiasi di questi nomi; e continuò per molto tempo a chiamare la bambina «Tom». Una sera, a tavola, disse improvvisamente: Dov'è Nancy?

Bisogna prendere quel treno, disse Aldo, alzandosi e battendo col cucchiaino sulla sotto-coppa per chiamare il cameriere. Oh, Aldo! disse Nancy. Non vogliamo restar qui? ed essere felici? Restar qui ed essere felici, disse Anne-Marie con un sorriso incantevole. E restarono. Aldo ripagò il viatico all'amministrazione, ed entrò nelle sale da giuoco con Nancy.

E tre giorni dopo, Nancy e Anne-Marie si recarono a stare con lei per una quindicina di giorni. Che genere di educazione hai dato alla tua bambina? chiese la vecchia governante, alla chiusa della prima giornata tutta di miracolose scoperte per Anne-Marie. Ora Anne-Marie era a letto, e Fräulein era sola con Nancy, da basso nel salottino illuminato.

Non avevano altro bagaglio che una piccola valigia, poichè Valeria ritornava a Milano quel pomeriggio stesso, e Nancy era certa che anche lei vi tornerebbe con Aldo il giorno seguente.

Scordò di aver saputo un giorno la storia del Giardino azzurro: La belle qui veut La belle qui n'ose Cueillir les roses Du jardin bleu. Il Giardino azzurro della gioventù chiuse pianamente le sue porte dietro di lei; e i fiori che Nancy non vi aveva colti, ora per lei non fiorirebbero più. Ma per Anne-Marie, quando il tempo fu venuto, si spalancarono i dorati cancelli.

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