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Aggiornato: 6 giugno 2025
Diresse menti e cuori, illuminò coscienze, temprò caratteri, formò energie di battaglia: fu ascoltato, seguìto, venerato, benedetto. Meschine ragioni di parte tolsero a lui la cattedra che l’autorit
TRASIMACO. L'hai detto che son un Rodomonte, un Alessandro Magno de' nostri tempi? non rispondi, furfante? GULONE. Non posso far ragionamenti, per la gola secca che ho. TRASIMACO. Tu a me menti per la gola? Mira a che pericolo ti poni. GULONE. Dico che, per la gola secca che ho, non posso formar ragionamenti. TRASIMACO. In somma hai conchiuso le nozze?
PEDOFILO. Falso, arcifalso, falsissimo, e ne menti centomila volte per la gola, vecchia falsa, strega, ruffiana! Mira qua se tra noi v'è questo vicolo in mezo: in qual muro avete voi fatto il traghetto? Se dalle due ore di notte ha dormito in mia camera insino a giorno, come fu in braccio di costui? Come ardisci tu dir che sia pregna, se il suo ventre è piú ritirato in dentro che non è il mio?
Per che mia donna «Manda fuor la vampa del tuo disio», mi disse, «sì ch’ella esca segnata bene de la interna stampa: non perché nostra conoscenza cresca per tuo parlare, ma perché t’ausi a dir la sete, sì che l’uom ti mesca». «O cara piota mia che sì t’insusi, che, come veggion le terrene menti non capere in trïangol due ottusi,
Alessandro, Alessandro mio, un po' di compassione, non le domando altro che un po' di compassione! No... Nessuna compassione! Voglio scendere, voglio vedere il tuo amante, voglio dirgli chi sei! Dio, Dio, ma se non... se non l'amo, se non posso amarlo, te lo giuro! Menti. Sei bugiarda. No. È mio padre che vuole, non io, è mio padre!
PEDANTE. Ti menti per la gola, ch'io non son uomo da ciò. STRAGUALCIA. Sarebbe forse il primo. PEDANTE. Ho deliberato, Stragualcia, o che tu non starai in casa o ch'io non ci starò io. STRAGUALCIA. È forse la prima volta che l'avete detto? Voi non ve ne partiresti, se altri ve ne cacciasse con le granate.
Tu sola sei possibile Per le menti severe, Che le catene abborrono Adorando il piacere! Tu, che ai ricchi ed ai poveri Mostri un egual sembiante E accogli in un istante Ogni filosofia! Tu, che non rechi i triboli D'un amore geloso; Che non ti atteggi a vittima D'un dolor fastidioso; Tu, che ti serbi vergine, Anche da lebbra infetta Che bocca maledetta T'infiltrò nelle carni!
Questa arte dovevi far tu, quando eri giovane. NEPITA. E ti par dunque ch'or sia vecchia? ESSANDRO. Mi par, no; lo tengo per certo, sí. NEPITA. Dunque hai per certo che sia vecchia? ESSANDRO. Tu stessa il dici. NEPITA. Menti per la gola: odoro piú io morta che tu non puzzi viva, e a tuo dispetto son piú aggraziata di te.
Macchiavello per insegnare con quali modi i popoli caduti ritornino in fiore, e come i deboli devano adoperare per rifarsi gagliardi; e più ancora chiarire le menti, che ogni disagio deva sopportarsi a patto di costituirci nazione.
Lascia ch’io fugga tra i sassi e le spine Sin che la vita muore, Ch’io fugga senza tregua e senza fine, Colla febbre nel sangue e Dio nel cuore.... .... Va, di pace e d’amor ricca è la terra: Fanciullo, io son la guerra. Io lo respinsi e dissi: «Non t’amai, Non t’amo, no. Che tenti? Viva o morta ch’io sia, tu non m’avrai.» Egli rispose: «Menti.»
Parola Del Giorno
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