Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 6 giugno 2025
Grazie, amabile Ingegno divino, Che, in donarci i duo cari parenti, Vuoi che sorga gentil nelle menti Armonia di contrarie virtù! Tutti grazie a te rendano i figli Che gust
E come si dee credere che intra tanto tumulto, intra tanto rivolgimento di cose, quanto dee continuamente essere nelle gonfiate menti de' presidenti, deano potere aver luogo le considerazion filosofiche, le quali, come giá detto è, somma pace d'animo vogliono?
At mox Orlandi grandissima bella nasavit, non vacat ultra deponentia discere verba, non species, numeros, non casus atque figuras, non Doctrinalis versamina tradere menti. Regula Donati, prunis, salcicia coxit; ivit et in centum scartozzos Norma Perotti. Quid Catholiconis malnetta vocabula dicam, quae quot habent letras tot habent menchionica verba, et quot habent cartas tot culos illa netarent?
Voce sonò di barbare coorti: «Noi chiama il cielo a restaurar giustizia, Chè ne mentì il Romano Impromettendo civilt
Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna, per giudicar di lungi mille miglia con la veduta corta d'una spanna? Certo a colui che meco s'assottiglia, se la Scrittura sovra voi non fosse, da dubitar sarebbe a maraviglia. Oh terreni animali! oh menti grosse! La prima volonta`, ch'e` da se' buona, da se', ch'e` sommo ben, mai non si mosse.
Le parabole sue, rapide e chiare, pungean le menti con lor senso acerbo. Predilesse i conviti, poi che aperto ne la fraternit
Perchè dovrebbero seguirvi? Voi fingete d'ignorare, o ignorate davvero, quel che ora avviene nelle menti e nei cuori, quel che sobbolle in alto e in basso. La politica vi mette orrore; le quistioni sociali vi sembrano indizii di brutali appetiti avidi di saziarsi nel modo più spicciativo possibile.
Ecco, fuggir dal truce Cozzo vegg'io dei sanguinosi acciari Faville che da poi diêr fiamma e luce: Arde una forte e nova Anima i petti; a non segnati mari Gonfia immenso un desio le vele industri; Fervon le menti e le fatiche a prova; A chetar l'ire orrende La libert
E l'adorò, recandogli Un impero a tributo; E, ad eternarlo, complici Ebbe Tacito e Bruto; E quando ei cadde, vittima Di vendetta gloriosa, Gli suggerì la posa In cui dovea morir. Sovra il suo corpo esangue S'abbandonò piangendo; E si temprò all'incudine D'uno spasimo orrendo... Poi surse, e avea nell'occhio Sguardi così possenti Che n'arsero le menti Nei secoli avvenir,
Non basta ch'ei, mentre con essi scherza, Pur li brami al suo cenno obbedienti, E talor pigli l'esecrata sferza A domar le più irose audaci menti. Uop'è che padri e madri abbian sublime Conoscimento dell'ufficio loro, E le impronte, che i figli accolgon prime, Sien d'amor, d'innocenza e di decoro.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca