United States or Morocco ? Vote for the TOP Country of the Week !


Fu il sangue mio d'invidia si` riarso, che se veduto avesse uom farsi lieto, visto m'avresti di livore sparso. Di mia semente cotal paglia mieto; o gente umana, perche' poni 'l core la` 'v'e` mestier di consorte divieto? Questi e` Rinier; questi e` 'l pregio e l'onore de la casa da Calboli, ove nullo fatto s'e` reda poi del suo valore.

POLISENA. Vorrei dir molto delle sue buone qualitá che voi non sapete; ma le lacrime di tenerezza non me lo lasciano esprimere. EUFRANONE. Va' e poni lei e la casa in ordine. POLISENA. E con che la ponemo in ordine? EUFRANONE. Ecco genti cariche di robbe. Ho per fermo che le mandi don Ignazio: conosco il suo cameriero.

Sta zitto.... Piave! e poni mente anche tu alle mie parole. La donna non ci ha di umano altro che la quantit

O che poni la tua candidatura? Che c'entro io? replicava Varedo. Si discorre in tesi generale. E, tra serio e scherzoso, egli citava una sentenza di Cicerone da lui gi

Ora, se non ti viene altro in mente, poni che egli sia innamorato di te, ed abbia voluto invitarti alla festa per darti una testimonianza di stima particolare, come s'adopera con le persone di rilievo.

Allora el dimonio non potendo sostenere l'umilitá della mente la speranza della mia bontá, disse a te: Maladecta sia tu, ché modo non posso trovare con teco! Se io ti pongo abasso per confusione, e tu ti levi in alto a la misericordia. E se io ti pongo in alto, e tu ti poni abasso, venendo ne l'inferno per umilitá, e intro lo 'nferno mi perseguiti.

« certo, il pugnale, la più nobile invenzione per distruggere, che onori lo spirito umano, il pugnale. Poni la sella al destriero....» «Santa fede! che vorreste partire, bel Cavaliere? Guardate a quello che siete per fare: perchè le vostre ferite sono rimarginate di fresco; e così debole non saprei se....»

Poni mente al giorno più lieto de' tuoi anni, perché in quel giorno morrai. Mi ricordo sempre queste parole che udii una volta, predicate sul pergamo nella chiesa di Sant'Ignazio a Madrid da un vecchio gesuita. Questo è il giorno più lieto de' miei anni; temo che se noi esciamo di qui, la morte ci colga. Poi susurrò, posando il capo sul seno d'Elisenda: È così dolce la vita!

Bada che non mi sia tolta quando mi metteranno via; e anche la mia spada, se lo puoi, la poni a canto a me.... son trentacinque anni che mi fa compagnia; e per voi altri, adesso, è un arnese inutile.... Zitto, zitto! non risvegliare la Teresa Celso, la povera Stella... è la Provvidenza che ha mandato loro un po' di sonno.... Addio Lorenzo, addio Damiano.... Ah! no, non mi abbandonate!

CAPITANO. Va' va', poni la barba prima e poi mi disfida. Che onor mi sarebbe pormi con un par tuo? AMASIO. Perché non vuoi far questione meco? CAPITANO. Per ragion di Stato. AMASIO. Dove fuggi? CAPITANO. Io fuggo? ahi, ciel traverso, io seguo te! Oimè, che ho avuto a rompermi il collo! AMASIO. Codardaccio, ora ti pestarò! CAPITANO. Oh che onore! ferir un caduto è cosa da gentiluomo?