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Aggiornato: 6 settembre 2025


«Si parla di amori... di una donna, che si sarebbe trovata nella stanza misteriosa del Vicolo, che vi avrebbe lasciato fuggendo il velo, del quale aveva coperto il suo volto, prima di recarsi ad un desiderato convegno, di una donna, la cui presenza alla stessa polizia, dopo le sue prime indagini, parve rivelata, oltre che dal velo dimenticato, dalle impronte lasciate da denti affilati e minutissimi in un pezzetto di candito... Ben lieve e frivolo indizio!.... Si è parlato di colloquio fra due amanti perchè si scuoprirono due bicchieri, l'uno quasi accanto all'altro sopra una tavola, e nei quali era stato versato il vino di una stessa bottiglia.

Lieve il suo passo per le nude sale ove dai letti in fila i dolci infermi levavano gli inermi volti a implorarla, in ansia, dal guanciale: lieve la mano a sanar piaghe orrende, su l’arse fronti a chiamar sonno e oblio, a ricomporre, in pio atto, intorno ai dolenti arti le bende: forte il suo cuore nelle notti, quando paura, insonnia, spasimo, demenza, in ferreo cerchio, senza tregua gemean, la grigia alba invocando.

Ma intanto, Cesare la ringraziava con lo slancio, che la passione faceva in lui ribollire; chinato sulle mani della donna, le baciava minutamente. Egli così appariva, in vicenda alterna, or l'uomo cùpido, inquieto, fosco; ora, per una lieve speranza o per una scarsa grazia, il fanciullo entusiasta, sommesso, incurante del giogo.

Fiuta la tua pelle. Non ha più l'odore acido e caldo della carne, ma l'effluvio frescacido delle linfe. Sei diventato una galanteria di foglie e fiori offerta alla brezza tua, Mabima, odorosa che ti avviluppa. Il lieve ansare del suo petto rivela la gioia che prova nel sentir salire in se la tua vita. Le sue arterie e le tue vene sono le arterie e le vene mescolate della terra.

Al suono della nota voce, le guancie illividite del giovine si tinsero d'un lieve rossore; un'espressione più calma si diffuse sulla sua fisonomia.

E si segnava, segnava il bambino, bisbigliava le sue preghiere, e un poco di pace sembrava pure stendersi sovra quell'anima ambasciata. Le chiuse gli occhi una stanca calma; un lieve sonno la tolse all'ansia del presente. Ma breve.

E Marta passava col suo lieve fardello, creatrice inconsapevole in mezzo alla natura che moriva, sentendosi penetrare nell'anima una dolce e tranquilla malinconia.

Ahi quanto son diverse quelle foci da l'infernali! che' quivi per canti s'entra, e la` giu` per lamenti feroci. Gia` montavam su per li scaglion santi, ed esser mi parea troppo piu` lieve che per lo pian non mi parea davanti. Ond'io: <<Maestro, di`, qual cosa greve levata s'e` da me, che nulla quasi per me fatica, andando, si riceve?>>.

Enrico ascoltava il Sappia con quel lieve sorriso adolescente che vuol dire un'infinit

Ma tuttavia è pur la misera cosa questa fragile e boriosa natura nostra: il disastro dell'uomo era tanto lieve, che vi si aggiungesse questa barbara e cieca compiacenza d'alimentare il proprio affanno, di vivere in esso, di fissare la propria sciagura senza volerne distogliere lo sguardo un istante. Ammutolii.

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