United States or United Kingdom ? Vote for the TOP Country of the Week !


Un nonnulla dava soggetto talvolta alle nostre beghe; uno scherzo degenerava in alterco, o finiva in considerazioni melanconiche. Un giorno, passeggiando in giardino, l'Agata venne a posarmi un fiore nell'occhiello dell'abito. La ringraziai con un bacio sulla fronte, ed essa mi disse: Te lo pongo a credito... ma a condizione che se l'altra paga, io sospendo i pagamenti.

Allora incominciai ad interessarmi a nuove ed importanti scoperte. E in primo luogo, osservando l'Agata quando rideva, vidi che schiudendo le labbra fresche come rose, mostrava due file di candidi denti, che mi parvero un portento della natura; quando un raggio di luce batteva sui suoi capelli si vedevano brillare dei riflessi dorati, come in un campo di spiche mature; quando alzava il libro per avvicinarsi alla lucerna le dita delle sue piccole mani parevano trasparenti, tanta era la delicatezza della sua pelle; quando s'alzava per prendere qualche oggetto, il suo corpo flessibile si piegava colla grazia d'un fiore agitato dalla brezza, e il suo piedino snello camminava con tale leggerezza che appena toccava il pavimento. Quando leggeva delle pagine commoventi, degli atti generosi, delle azioni che onorano l'umanit

Agli ultimi tocchi comparve la signora Giovanna con l'Agata, ed al loro passaggio tutti si levavano il cappello, e si vedeva chiaramente dalla franca cordialit

Io precedeva la comitiva insieme con l'Agata, poco dopo seguiva il signor Nicola colla signora Pasquetta, ed ultimi il dottore colla signora Giovanna. Bitto andava avanti e indietro, su e giù per l'erta, come sogliono fare i cani... e gl'innamorati. Il sole, dardeggiando i suoi ultimi raggi dietro la montagna, tingeva di porpora e d'oro le nuvolette increspate che vagavano pel firmamento.

Alcuni devoti cantavano le preci dei morti con aria distratta, ma il mio caro Bitto seguiva il corteo in attitudine di profonda tristezza. Il testamento nominava l'Agata erede di tutta la sostanza, assicurava alla vedova una rendita vitalizia, destinava a me l'orologio del defunto in ricordo, e fissava alcuni piccoli legati a parenti lontani e ai domestici.

L'Agata ed io dovevamo accompagnarla, quando negli ultimi giorni d'ottobre mio suocero cadde gravemente ammalato. Avevamo deciso di ritardar la partenza, ma mio zio ci scriveva lettere sopra lettere, eccitandomi all'esattezza, osservando che la direttrice non intendeva transigere sui regolamenti del collegio, perchè la regolarit

Dura condizione, e funesta al paese! Io era una delle rare eccezioni, e la mia vita diveniva sempre più lieta per le cure affettuose di una moglie che metteva la sua gioia nell'amore della figlia e del marito, e impiegava tutta la giornata a farli felici. Al mio ritorno dalla scuola l'Agata mi aspettava sulla porta colla bimba in braccio, e le insegnava a farmi festa.

Desideroso di farne una prima prova, senza esporre il mio nome, dissi di aver ricevuto da un amico di Milano il manoscritto di una tragedia, e pregai l'Agata di fare degli inviti per darne lettura. Per tale trattenimento letterario venne fissata una domenica, si apparecchiarono dei rinfreschi e si mandarono ad invitare i notabili del villaggio e dintorni.

Quando la conversazione si fece generale, e tutti parlavano in una volta, l'Agata, che mi sedeva vicina, mi disse all'orecchio: Gli uomini furono salvi senza loro merito... invece la bestia dovette la salute alla propria intelligenza, evitando il pericolo con destrezza, cogliendo il momento opportuno per cavarsela dalla sola uscita possibile, schivando i colpi malaccorti d'un uomo stupido.

L'Agata era nel suo giardinetto aspettando il mio ritorno, quando io le comparvi dinanzi tutto sconvolto dall'interna lotta delle mie sensazioni. Vedendomi ne rimase confusa, temendo di non avere incontrato il mio gradimento. La rassicurai piuttosto coi gesti che colle parole, perchè mi mancava la voce.