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La ringraziai, e l'assicurai che vi sarei venuto. Passai tutto il rimanente di quella sera agitato da pensieri strani e tumultuosi, diviso tra la simpatia irresistibile che mi inspirava il fidanzato di Silvia, e la ripugnanza che faceva nascere in me l'idea di quella missione fatale che pareva esercitare. Giacchè non v'era più dubbio; quel giovine bello, dolce, attraente spargeva d'intorno a la desolazione e la sventura, lasciava delle traccie spaventose sulla sua via. Tutti gli esseri che egli prediligeva soccombevano a questa influenza; il fanciullo delle maschere, la signora del teatro, Silvia, quella stessa Silvia gi

La mattina che partii dall'Aja, la seconda volta che vi fui, alcuni dei miei più cari amici m'accompagnarono alla stazione della strada ferrata. Il tempo era piovoso. Quando fummo nella sala dei viaggiatori, pochi momenti prima che partisse il treno, ringraziai i miei buoni ospiti delle gentili accoglienze che m'avevan fatte, e poichè sapevo che forse non li avrei mai più riveduti, non potei a meno di esprimere la mia gratitudine con parole affettuose e melanconiche, ch'essi ascoltarono in silenzio. Uno solo m'interruppe per raccomandarmi che mi guardassi dall'umidit

Lo ringraziai, e gli risposi che se avessi avuto vent'anni di più mi sarei offerta a lui per fargli da governante. Siamo diventati amici; e quando alla Camera si prevedevano degli scandali, mi mandava i biglietti per la tribuna riservata. Sai, gli scandali parlamentari sono i soli a cui possano assistere anche le signorine. Però tuo padre volle trasferirsi a Milano.

Parevami codardia lo scendere, eppure trepidando sulla sorte della mia schiera e risoluto di raggiungerla, scesi. Venti minuti appresso ricomparve il contadino a riconfermarmi il fatto terribile. Dategli le due piastre e stesagli la mano, lo ringraziai stupefatto assai più della sua generosit

Vedendo il caso inevitabile, mi disse, quantunque con sommo rammarico, non ho voluto rifiutarvi la mia assistenza in questo momento.... Lo ringraziai cordialmente della sua bont

La ringraziai con un inchino della bellissima idea, che poteva lusingare benissimo la mia vanit

La ringraziai cogli occhi, le dissi col pensiero che poteva star tranquilla; e risposi al fidanzato che, viaggiando in Germania, il Rüdesheimer, il Waldmeister, i ricordi di grandi e amati poeti potevano bene ispirarmi un momento, ma che mai non mi sarei legato ad alcuna musa straniera; nemmanco, aggiunsi con intenzione, alla musa inglese che pure aveva un vero fascino per me.

Era notte quando giungemmo alla casa di Sotowski. La luna riflettendosi nel mare calmo come fosse addormentato formava quella lunga striscia di luce tempestata di brillanti che sembra la via delle visioni; le stelle scintillavano. Io gli dissi che ora capivo tutto, lo ringraziai e gli strinsi la mano, lasciandolo forse meno preoccupato del solito, per lo sfogo avuto. Ora sappiamo la causa della mestizia profonda del conte; è strana, ma chiunque sappia cosa sia il rimorso d'aver fatto un gran male morale, anche involontario, la intender

Non so che cosa siano i suoi pensieri. Ho paura per lui. Oggi, conducendo fuori Anne-Marie a prendere un po' d'aria davanti alla casa, ho incontrato una persona che conoscevamo in Italia, un certo Fioretti. Mi pare che fosse un vecchio amico di Nino. Egli mi guardò, e passò, senza riconoscermi. Ringraziai il cielo! Mi tremavano le ginocchia per la paura che si fermasse, che mi dicesse: «Voi, qui?

Io avrei forse ceduto alla tentazione ed alla fame ch'era molta, ma un obice esploso a poca distanza mi richiamò al dovere, e ringraziai la gentile signora, pregandola di ritirarsi, cosa che la coraggiosissima donna eseguì con reluttanza. Io era stato contuso da un pezzo di quell'obice alla coscia sinistra.