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Il Principe, anima di vero giocatore, senza profferir parola, si alza da letto, s’accosta ad uno scrigno, l’apre, ne trae fuori un sacchetto e conta all’ingegnoso inventore della storiella cinquecento scudi l’uno più lucente dell’altro, e lo ammonisce: «Caro mio, il danaro che si perde al giuoco è danaro sacro, e si deve pagare.

Non mi sia data taccia di esageratore di inventore. Tale, , tale era il senso, ed anche non bene dissimulato, di tutti i bandi austriaci, di tutti i discorsi fatti dagli Austriaci e dai loro fautori. E se pure oggidì taluno si pigliasse lo spasso di leggere con tuono serio e con cera d'uomo convinto quel tanto ch'io dico, ad un magistrato austriaco, io sono certo che questi, dolcemente commosso, gli stringerebbe la mano, esclamando che così egli pure la pensa. Or chi dovr

Viene poi Maria Courturier, figlia d'un amico di Guglielmo, inventore di genio, che aveva sciupato il suo patrimonio in fantastiche scoperte. Guglielmo ha ricoverato in casa sua l'orfanella. Mente sana in corpo sano, ella ha ricevuto una solida istruzione ed è rimasta ingenua quanto bella.

Perché io reputo gran senno a sapersi guardare e defendere da gli agguati e da gl'inganni de l'infernale Lucifero primo inventore e padre de la bugia.

Giuseppe Briati muranese fu benemerito inventore privilegiato in Venezia della pasta del terso cristallo, e particolarmente di ciocche magnifiche da illuminare le sale de' gran signori, i teatri e le vie in occasione di solennitá. Stanza 46. che pareva quel giorno il bucentoro...

Trattavasi di un astrologo, che si spacciava anche per alchimista e gran fisico. Montato sopra una tavola ingombra di barattoli, era appariscente per la sua nera veste talare, listata di rosso col campo a stelle d’oro, pel suo alto cappello nero a guisa di cono, e per una gran barba che gli scendeva fino al petto. Con una bacchetta, che dicea misteriosa, accennava da prima un gran libro tenuto aperto nella sinistra, che vantava contenere i più rari segreti di quel celebre Zoroastro, inventore dell’arte magica. Ivi, secondo il sistema di Tolomeo, erano delineati i pianeti: ed ei ne dava ad intendere le virtù e gl’influssi sopra il globo terraqueo (immobile, com’ei diceva) e sopra gli uomini: potere ed influssi comunemente creduti anche dai più colti di quell’et

Quivi giunto, l'Albani entrò nella sala d'amore, e richiesto agli anziani di guardia il libro di petizione pubblica, vi scrisse le parole seguenti: «Io, Redento Albani, adulto, costruttore della macchina per la pioggia artificiale, figlio di Primo Albani, inventore delle stufe cittadine chieggo legittimare con la cerimonia civile il matrimonio religioso da me precedentemente contratto con la adulta Fidelia Berretta, figlia di Terzo Berretta, Gran Proposto di Milano

! in Roma, ove siede il vicario del Dio di pace, del redentore degli uomini, v'è la tortura come ai tempi di S. Domenico e di Torquemada! ed in questi giorni di convulsioni politiche e di paure pretine la corda e la tenaglia erano all'ordine del giorno negli orridi sotterranei di Roma. Inventore dell'Inquisizione. Uno dei più feroci inquistori di Spagna.

Questo grande medico di sventure umane, questo divino inventore di fallaci paradisi, ebbe la infantile innocenza di non sentire stesso infuori «dagli altri», ed amò «gli altri», e quando lo derisero, e quando lo percossero, egli seguitò a credere che il senso della vita fosse «negli altri»; e quando, da tutti tradito, ebbe una croce da ergastolano come ultimo soglio del suo regno terrestre, quando i suoi discepoli eran fuggiti e lo scherano di fazione lo punzecchiava con la lancia nel costato per affrettarne la tenace agonia, quest’uomo ch’era vissuto come un fanciullo, chiamandosi re degli accattoni e messia del popolo d’Israele, cercava in stesso un ultimo filo di voce per benedire i suoi codardi assassini, che vicino a lui rappresentavano il vero simbolo «degli altri

La famosa Giralda della cattedrale di Siviglia, è un'antica torre araba, costrutta, a quanto si afferma, nell'anno mille, sul disegno dell'architetto Gaver, inventore dell'algebra; modificata nella parte superiore dopo la riconquista, e ridotta così a campanile cristiano; ma pur sempre araba all'aspetto, e tuttavia più altera dello sparito stendardo dei vinti, che non della croce a lei nuovamente imposta dai vincitori. È un monumento che produce una sensazione nuova; fa sorridere; è smisurato e imponente come una piramide egizia, e ad un tempo gaio e gentile come un chiosco di giardino. È una torre di mattoni, quadrata, d'un bellissimo color di rosa, nuda fino a una certa altezza, e di qui in su ornata di finestrine moresche, binate, sparse qua e l