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Così ha tolto l’uno a l’altro Guido la gloria de la lingua; e forse è nato chi l’uno e l’altro caccer

Tra l’isola di Cipri e di Maiolica non vide mai gran fallo Nettuno, non da pirate, non da gente argolica. Quel traditor che vede pur con l’uno, e tien la terra che tale qui meco vorrebbe di vedere esser digiuno, far

E «Se miseria d’esto loco sollo rende in dispetto noi e nostri prieghi», cominciò l’uno, «e ’l tinto aspetto e brollo, la fama nostra il tuo animo pieghi a dirne chi tu se’, che i vivi piedi così sicuro per lo ’nferno freghi.

quantunque a la natura umana lece aver di lume, tutto fosse infuso da quel valor che l’uno e l’altro fece; e però miri a ciò ch’io dissi suso, quando narrai che non ebbe ’l secondo lo ben che ne la quinta luce è chiuso. Or apri li occhi a quel ch’io ti rispondo, e vedräi il tuo credere e ’l mio dire nel vero farsi come centro in tondo.

E «Se miseria d’esto loco sollo rende in dispetto noi e nostri prieghi», cominciò l’uno, «e ’l tinto aspetto e brollo, la fama nostra il tuo animo pieghi a dirne chi tu se’, che i vivi piedi così sicuro per lo ’nferno freghi.

Che sembro? Mortella. Quel che confessi ora? Costanza. Che confesso? Mortella. Ah, è orribile. Bandino solleva la portiera, e il padrigno entra nella stanza con lui. Per un istante, si trovano l’uno a fianco dell’altro. Costanza si volge come a un’apparizione che la impietri. Non parla più, sembra che non respiri più. La figlia abbassa la voce. Guardali. Gherardo Ismera.

Tutti dovevan fare la stessa via, e così l’uno all’altro poteva esser di scorta. Messer Cino, gi

Tra l’isola di Cipri e di Maiolica non vide mai gran fallo Nettuno, non da pirate, non da gente argolica. Quel traditor che vede pur con l’uno, e tien la terra che tale qui meco vorrebbe di vedere esser digiuno, far

Stupirono a prima giunta, e si guardarono l’uno l’altro; poi alzatisi tutti:

Generalmente parlando pare che gli ebrei avessero la persuasione che le malattie e la morte altro non fossero che castighi mandati da Dio a colpire il peccatore. Adamo ed Eva peccano e tosto Dio li condanna alla morte; Faraone rapisce Sara e Abimelecco rapisce Rebecca, e Dio affligge di terribile malore l’uno e l’altro colle loro famiglie; Marianna sorella di Mosè non tosto mormora del fratello, viene colpita dalla lebbra; i figli d’Aronne sono colpiti da morte per avere brucciato intempestivamente l’incenso dinanzi a Dio; e i Filistei, i Betsaniti, Ozia re di Giuda, Oza, il re Gioram si fanno colpevoli verso Dio, e la mano di lui pesa immediatamente sul loro capo. Davide seduce Betsabea, e Dio colpisce di malattia letale il frutto dell’adulterio; lo stesso re commette un atto di superbia e Dio che gi