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Aggiornato: 31 maggio 2025
Senza nessuna ragione apparente le guancie della signora tedesca si tinsero di un vivido rossore. Non parlò più. Ma dopo che il «pudding» di semolina aveva fatto due volte con lenta insistenza il giro della tavola, e che la frutta passata rapidamente una sola volta era sparita, la signora con voce un po' tremula chiese a Nancy: Parla il tedesco? Sì, disse Nancy. Ho avuto una governante tedesca.
La loro bellezza non era quella che avrebbe innamorato un amante della natura, poichè la cipria nascondeva i loro capelli, il belletto ed il bianco coprivano le loro guancie d'un leggiero strato come di vernice, le labbra erano ravvivate dal minio, le ciglia, gli occhi, tutto era dipinto; i fianchi erano artificiali.
Un leggiero rossore colorò tosto le sue guancie, quando, avanzando verso un guéridon vicino al letto, vi scorse su un foglio piegato a foggia di lettera. L'era una lettera, infatti, all'indirizzo di lui. Il dottore la disuggellò lentamente. Il carattere era tracciato da mano calma. La carta profumata.
Le guancie del giovane ufficiale erano vivamente infiammate, lo sguardo feroce, e la destra stringeva convulsa l'elsa della spada.
Frattanto, il nobile fiorentino sbirciava il suo protetto, che male avrebbe riconosciuto, se, scambio di trovarlo al suo posto d'onore, lo avesse incontrato per via. Spinello aveva le guancie scarne, gli occhi infossati, i capegli largamente brizzolati di bianco; era, a dirvela in due parole, una rovina d'uomo.
Rispose il prete: I'ho de' gran pensieri veder Marfisa ancor maggese starsi, e sentire i discorsi della piazza, che non fanno vantaggio a una ragazza. Disse Marfisa: Prete mio da gabbia, deh, dimmi un poco che di me si dice; e cominciava accendersi di rabbia, facendo sulle guancie la vernice.
Ne ho tanto bisogno! Io sono sempre sola con.... Zitto! Non parliamo di ciò.... Saremo amiche... Ne avevo una di amiche.... Come la mi amava!... Mi hanno detto che è morta. E due lagrime silenziose le vennero agli occhi. Essa le lasciò gonfiarsi, traboccar dalle ciglia, colar lentamente giù per le guancie, senza badarci. Poi cambiando ad un tratto di tono, domandò quasi brusco: Chi siete?
Fece scorrere l'acqua calda e si lavò la faccia: lavò dagli occhi e dalle guancie tutta la cipria rosa e Rachel, dalle orecchie e dalle narici tutti i «soupçons» e le ombre e le creme e il mascaro e il Leichner. Poi disfece la pettinatura e raccolse le chiome ondeggianti in un largo nodo in cima al capo, come era avvezza a portarle; e indossò la più scura e semplice delle sue fruscianti vesti.
Mi spiace tanto pel suo cappello, disse lui. E risero entrambi. Poi non seppero più che cosa dirsi. Egli, allora, vedendole i riccioletti umidi sulla fronte bianca, e le fossette nelle guancie, soggiunse: E domani che cosa si metter
Non potrei dire che mio cugino somigliasse al signor *, molto più che mio cugino era giovane e bello e il signor * aveva i capelli bianchi e le guancie infossate, ma pure se c'era un paragone possibile io dovevo risalire fino a lui e ricordarmi la profondit
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