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Sorse alfine; e de l'ombre impazïente Gli opposti vetri a le fresche aure aperse. Taceva anco la notte, e rade e lente Fuggían contro al mattin le stelle avverse; Un zeffiro gentil da l'orïente Le vaghe ali movea di brine asperse, E ad ogni fior de le ben culte aiuole Dolci olezzi traea, dolci parole.

98 Lasciamolo andar pur vi rincresca che tanta strada far debba soletto per terra d'infedeli e barbaresca, dove mai non si va senza sospetto: non è periglio alcuno, onde non esca con quel suo corno, e n'ha mostrato effetto; e dei compagni suoi pigliamo cura, ch'al mar fuggian tremando di paura.

Leggeano in quei siccome entro alle mura delle vergini sacre ivan gli amanti, come fuggían da quelle alla ventura le donzelle ivi poste, andando erranti. E vestite come uomo, alla sicura dormian co' maschi del fatto ignoranti, e il loro imbroglio al terminar de' mesi. ed altri casi all'uso de' francesi.

38 Passò per più d'un campo e più d'un bosco, per più d'un monte e per più d'una valle; ove ebbe spesso, all'aer chiaro e al fosco, i ladroni or inanzi or alle spalle. Vide leoni, e draghi pien di tosco, ed altre fere attraversarsi il calle; ma non tosto avea la bocca al corno, che spaventati gli fuggian d'intorno.

Ell'e` d'i suoi belli occhi veder vaga com'io de l'addornarmi con le mani; lei lo vedere, e me l'ovrare appaga>>. E gia` per li splendori antelucani, che tanto a' pellegrin surgon piu` grati, quanto, tornando, albergan men lontani, le tenebre fuggian da tutti lati, e 'l sonno mio con esse; ond'io leva'mi, veggendo i gran maestri gia` levati.

95 Marfisa e 'l bon Guidone e i duo fratelli e Sansonetto, pallidi e tremanti, fuggiano inverso il mare, e dietro a quelli fuggian i marinari e i mercatanti; ove Aleria trovar, che, fra i castelli, loro avea un legno apparecchiato inanti. Quindi, poi ch'in gran fretta li raccolse, diè i remi all'acqua ed ogni vela sciolse.

Ell'e` d'i suoi belli occhi veder vaga com'io de l'addornarmi con le mani; lei lo vedere, e me l'ovrare appaga>>. E gia` per li splendori antelucani, che tanto a' pellegrin surgon piu` grati, quanto, tornando, albergan men lontani, le tenebre fuggian da tutti lati, e 'l sonno mio con esse; ond'io leva'mi, veggendo i gran maestri gia` levati.