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Aggiornato: 19 luglio 2025


Passando con la carrozza presso le finestre della sala terrena, aveva udito la voce della Baby che cantava al pianoforte; e sparsi nel prato aveva veduto i mallets e le palle del croquet; segno evidente che il Damonte e Scipio Spinola erano arrivati prestissimo: prima del solito.

Ci siamo; disse il giovine, come furono alla svolta di un angolo. Se volete uscire di sotto ai portici, vedrete queste meravigliose finestre. Vi avverto che non sono di buon stile. Vedete, son quelle due l

Il conte Confalonieri fu il primo a scagliarsi contro il ritratto di Napoleone dipinto dal celebre Appiani, che con l'ombrello ruppe e gittò dalle finestre, dalle quali egli il primo cominciò a gettare le suppellettili della sala. Il suo nobile esempio fu avidamente eseguito dalla plebe.

Pensi a quanto di bello, di gentile e di segreto debbono aver visto queste tinozze; ai piedini che sguazzarono nelle loro acque odorose, alle lunghe capigliature che si sparsero sui loro orli, ai grandi occhi languidi che guardarono il cielo a traverso i fori di quella vòlta, mentre sotto gli archi del cortile dei Leoni risonava il passo concitato d'un Califfo impaziente, e i cento zampilli della reggia dicevano col loro affrettato mormorio: Vieni, vieni, vieni! e in una sala profumata uno schiavo tremante di riverenza chiudeva le finestre colle cortine color di rosa."

La stanza era vuota. Non v'era nessuno. Erano scomparsi. Dalle finestre entravano i raggi del sole e l'olezzo dei fiori. Una calma da eden regnava l

Mi voltai e vidi lungo una strada che si perdeva nel bosco lontano, una sterminata fila di case.... di case? di tane scavate nella terra, con un po' di muro dinanzi, con buchi per finestre e screpolature per porte, e piante selvatiche d'ogni specie di sopra e dai lati; veri covi di belve, nei quali, al chiarore di lumicini appena visibili, formicolavano i gitani a centinaia; un popolo brulicante nelle viscere del monte, più povero, più nero, più selvaggio di quello visto fino allora; un'altra citt

Poi, a tarda ora, quando il primo tumulto del pánico fu sedato, le guardie cominciarono ad accendere su i canti delle vie fuochi di zolfo e di catrame. Il rossore delle fiamme illustrava i muri e le finestre; e l’inutile odore del bitume spandevasi per la citt

Dalla Porta San Frediano fino al palazzo Pitti le finestre, i balconi delle case erano adorni di arazzi, di tappeti; le vie erano calcate di folla, «Procedeva lentamente scrive il cronista di un giornale per appagare le rispettose brame della concorsa moltitudine il Reale Corteggio.

Ho chiuso le finestre, ho sbarrato le imposte così buio che non sapevo più venir via. Ho avuto come un senso di paura nell'uscirne. Mi pareva di vedermi morta sul letto. C'era morta tutta la mia gioventù, il fiore della vita. TOMMY accende una sigaretta. Povera Nennele.

Laidulfo intanto riparava a casa, nel tempo stesso che vi rientrava Guaidalmira. E così? dimanda Laidulfo. Benissimo « risponde la giovinetta ». Benissimo, che cosa? Ma! Indovinava la sorte a numerosi palafrenieri di una corte, allorchè un enorme abate è venuto giù per condurmi innanzi a monsignore che mi aveva guardata dalle finestre. Codesti birbi passano la loro vita a sbirciar cantoniere.

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