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Aggiornato: 16 giugno 2025


Non scendete a Pedavoli? dimandai al colonnello Plutino. A vendicare Romeo? No, a mangiare un pollo arrosto. Temo il veleno, o un'archibusata dalla finestra d'un granaio. Contemplai or ora la mensa imbandita del sindaco; c'è fior di maccheroni, e burro eletto, e mastelletti opimi di miele, e vini prelibati, e frutta superbe, e fiori, e olezzante biancheria, e posate d'argento e lieti visi.

La sirena si messe a ridere come una biricchina colta in flagranza. Non venite? gli disse poi: ed aspettò. Allora ogni mattina lui si faceva trovare alla finestra: lei passava, e lo chiamava.

Fui condotto da questo signore in una casa d'aspetto miserabile, e mi fu mostrato un buco che veniva chiamato anche camera. Aveva una finestra rotta, che sbatacchiava alla brezza vivace, ma che lasciava però vedere un panorama d'indescrivibile e sublime solennit

Ed io (aveva risposto) voleva buttar giù nel fosso la mamma e la figliuola; ma per fortuna, siccome ero un po' briaco, presi la bimba e mi affacciai alla finestra, e gi

Vada a farsi benedire. Mi ha seccato abbastanza. E poi ho bisogno di far giudizio quest'inverno. Ho capito soggiunse Lolò quasi piagnucolando vuoi prender moglie anche te. Allora io faccio il deputato. Bada, tieni a destra. Vedo laggiù al Castelletto la finestra di mia cugina Flora ancora illuminata. Andiamo ad augurarle la buona notte.

Alfine qualche cosa si mosse, dietro la tendina che biancicava: un leggero romore s'intese, la finestra si aprì; una vita bruna si piegò verso me. Sei tu? Un incredibile, inenarrabile sogno!

UditeCosì dicendo, volse la faccia verso l'alcova, tenendo le braccia tese fuori della finestra, la testa alta, la persona ritta che pareva ringiovanito. Un suono di strumenti guerrieri, un concento di migliaia di voci che cantavano l'inno dei Marsigliesi, si levava in quel punto dai campi Francesi così alto, così di sentimento, che la valle n'era commossa, come da qualche cosa di sovrumano.

Un ritornello senza fiore: M'affaccio alla finestra, e vedo mare. Tutte le barche le vedo venire Quella dell'amor mio non vuol tornare. Quest'ultimo pittoresco stornello, come dicono i Toscani, si trova anche nella raccolta di canti popolari toscani del Tigri, ma con una infelice variante: veggo 'l mare, invece che vedo mare.

Evelina, appena Nora se ne fu andata, posò la penna sul calamaio, si alzò, si avvicinò alla finestra mettendosi il pince-nez e rimase a osservare, a spiare nella strada, studiando di tenersi ben nascosta dietro le tendine.

Agenore, non vedendo la bella dove l'aveva lasciata poc'anzi, si affacciò alla finestra per cercarla; in quel mentre si udì un passo leggiero ed un fruscio d'abiti. Eccola, disse Leonardo, ed aggiunse con accento di preghiera: «non ora, non ora.» E il dottore, che gi

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