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Aggiornato: 27 giugno 2025


Di molti figli il padre aggravat'era, e nimico mortal di povertade; ch'a disporlo fu cosa leggiera, che desse lor la figlia in potestade; ch'ove piacesse lor potesson trarla, poi che promesso avean di ben trattarla. 54 Pigliano la fanciulla, e piacer n'hanno or l'un or l'altro in caritade e in pace, come a vicenda i mantici che danno, or l'uno or l'altro, fiato alla fornace.

L'altro, da uomo che non vuol sprecar tempo fiato, ammutolisce, squaderna un pacco di carte che ha tolto dal portafogli, depone una busta chiusa sul tavolino, nasconde le altre carte nel portafogli e il portafogli in tasca, e quando Donato risolleva il capo, gli batte famigliarmente sull'omero, e prosegue: «Bravo giovinotto! bravo giovinotto!

Il gran maestro non fiatò, ma almeno volle risparmiarsi la messa di suo cugino Barnaba. Camminando di buon passo sulla via pensava al caso suo, che ora gli sembrava più difficile che mai. A quale altro parente doveva rivolgersi ora?

ALBUMAZAR. «Sed de privatione ad habitum non datur regressus»: cioè col fiato delle stelle e de' pianeti far risuscitare un uomo dalle ceneri, oh che stento, oh che manifattura!

Genova è Genova: la folla è turbinosa, l'affaccendarsi incrociantesi.... La locomotiva su un argine ripiglia fiato rapidamente ed urta i vagoni a specchiarsi in mare. Bestemmiano, inturgidendo i muscoli, i nudi facchini michelangioleschi: i carrioni con quattro, sei cavalli accodati sembrano dire: facciamo tremare la terra, la terra è nostra: si fischia; si urla; si inneggia.

«Logiche»... lo sapete?... Si chiamano Logiche, codeste pezzenti che, senza riposo, che senza riprender mai fiato, si misero tosto a parlarmi d'affari, con viperine lingue velocissime, discutendo lunghi contratti di gioia!... Guizzavano le loro lingue, nelle bocche sdentate, guizzavano come serpi!... Oh! il mortale terrore di sentirmele come trivelli nella mia tromba d'Eustachio!

Ma il duello, continuò Gianni senza scomporsi, appena Menico si fermò per pigliar fiato salver

Ed eccomi qua, eccomi tranquillo, ecco la mia pace... Ecco la tua pinguedine, ecco il bel colore di salute che si spande sul tuo volto arrotondato, ecco il tuo debole per questo buon vinello bianco... Egli si mise a ridere. Se ne versò un altro bicchiere: lo bevve d'un fiato, e cantò con la sua voce un poco stonata: O rose del mio volto, non appassite ancor!...

Si ritirò in fretta, corse all'uscio della camera del canonico, picchiò a buttarlo giù.... È tornato il padrone, gridava quasi senza fiato, è tornato il padrone.... Corse all'uscio della camera di don Ciccio e di don Salvatore.... È tornato il padrone.... è tornato il padrone.... Poi via a precipizio per le scale. In men che non balena nella casa tutti furono svegli, e accorrevano mezzo vestiti.

Allora andate, aspetteremo, l'altra si affrettò a rispondere, tirandosi da parte per lasciarla passare; e l'ascoltarono discendere le scale con un passo così lieve che appena lo si udiva. Appena furono nella cucina, la fanciulla andò al camino e bevve d'un fiato tutto quel bicchier d'acqua. L'altra guardava sempre coi grandi occhi grigi di gatto nel viso tondo e grasso dalle labbra sporgenti.

Parola Del Giorno

prorruppe

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