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Aggiornato: 13 luglio 2025


Il signor Galli ci va colla sua signora, una bellezzina linfatica dalla quale è adorato, quantunque il signor Galli abbia il torto di essere vecchiotto e di chiamarsi Ambrogio. La colazione al Trenk è la gran festa di famiglia. Ha figliuoli? Uno solo, quello dell'esercito.

«Non vi potete fare un'idea mi si diceva in Ceprano della paura che i napoletani hanno di Garibaldi; giorni sono abbiamo avuto qui una festa religiosa e, come si usa dappertutto, abbiamo sparato i mortaretti e lanciato dei razzi; sapete di che cosa furono capaci questi napoletani?

L'arrivo dello Yacht della bella Giulia era sempre una festa per gli abitanti della Solitaria, che gi

Lo so da mastro Jacopo, che c'invita per domenica alla festa degli sponsali e ci raccomanda di preparare le nostre più belle canzoni. Oh, le avr

Questo angioletto che veniva a visitare la nostra casa e ad iniziare la nostra famigliuola, fu salutato con festa; per esso la sorgente delle nostre dolcezze fu moltiplicata; rinnovate le nostre abitudini e dato loro un altro indirizzo. Quind'innanzi la nostra vita non avrebbe avuto un solo istante di vuoto; quella bambina la riempiva tutta, noi vedevamo d'innanzi uno scopo, comprendevamo pienamente le ragioni della creazione, ne avevamo in mano le fila; parevaci d'aver penetrato il segreto della divinit

I festeggiamenti alla bambina appena venne al mondo, l’eleganza del piccolo corredo, lo scampanare a festa per il battesimo, e due torcie, una non bastava! Tutto questo, essa lo predicava sempre al vento. Non è vero. Natale? Poi la casa rifornita più del bisogno e il vino di Barolo e di Caluso e il viaggio a Torino, al quale il marito l’aveva costretta dandosi per malato.

Ai quindici di questo stesso mese ricorre la festa di sucoth o dei tabernacoli, instituita in memoria del viaggio fatto dai nostri padri nell’Arabia: ed ove camminando in quella sabbia infuocata, «il loro vestimento non gli si è logorato addosso, il loro piede si è gonfiato», quantunque non avessero che tende o tabernacoli ove riparare dall’ardore del sole.

Ogni giorno, spesso più volte in uno stesso giorno, Ernesta faceva la lettura; era una festa pel cieco, il quale indicava i libri come sapeva meglio, generalmente per via di esclusione. Questo no, quello nemmeno li aveva letti tutti; infine i soli volumi che non avesse letto erano i Saggi del Montaigne, le Confessioni di Sant'Agostino, le Prose del Leopardi ed i Caratteri del La Bruyere, capitati non si sa come fra il Visconte di Faublas, il Linguaggio dei Fiori ed i romanzi di Paul de Kock. Ernesta leggeva bene, senza solennit

Il divertimento di quella sera consisteva in una festa da ballo ed una cena. Il ballo era d'un genere affatto nuovo. Si danzava a diversi gruppi in giardini estesissimi. I grandi e begli alberi sotto i quali si dava la festa, erano illuminati da infiniti lampioni disposti con tutta la variet

Con uno stivale lucido e l'altro no, andai verso la bottega del mio barbiere: era chiusa e sulla porta stava scritto tanto di closed. Mi avvicinai alle porte di parecchie altre; tutte chiuse egualmente. Mi rassegnavo a passar la festa con la barba da fare, quando bussando per l'ultima volta all'uscio della bottega di un barbiere tedesco vidi un occhio al buco di una tendina abbassata.

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