Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 21 maggio 2025


E di qui presi occasion d'entrare ne' fatti tuoi; e, per fartela breve, tanto ho saputo ben dir mal di te che, d'uomo che ci fu giá ritroso, or n'è contento e l'ha rimessa in me. Che faremo ora? FILOCRATE. E che! Va' che n'usciamo. Questo è stato ben fatto: aver disposto la cosa seco. Orsú, madre! Ora è fatta. Porgimi qui la man; ti do mia fede di non mancare; e cosí fa' tu a me.

Mi salterebbe il ticchio di fartela passare io a calci nel sedere, la frega del Marco e del Quintino borbottò un costituzionale arrabbiato, il quale avea presa quella buffonata per una satira di colore politico. Il povero Quintino, viste le mossacce, restò tutto solo, come interdetto, col cappello in mano e il corpo inchinato.

È un traditore del mio paese; faceva l'occhiolino ad una certa persona che è sempre piaciuta a me; ha fatto, come sento or ora, un'azionaccia... Come volete che io l'ami? Ti sentiresti di fartela con lui? Perdio! sclamò il Maso. Ve lo infilzo come un tordo allo spiedo.

Non voglio nessuno; risposi. Ma tu sei più matto che io non credessi; gridò Filippo spazientito. Va a fartela mettere da altri, la camicia di forza. Un assassinio? Perchè un duello senza testimoni è un assassinio, mi capisci?

Non mi lascia un minuto; dorme accanto al mio letto sopra una sedia che fa ballar tutta la notte, dandosi poco riguardosamente alle pulci; ringhia a tutti, per via; mangia quando gli fa comodo, e mi obbedisce quando gli piace; a fartela breve, aveva un padrone, lo ha lasciato, e si è procacciato un servitore.

Grama assai, Lucio Valerio; oh, grama assai! Ne amavo una.... Tra parentesi, non ne ho amato che una.... sul sodo. Ero giovine, venuto a Roma per desiderio di gloria, con un viatico di baldanza, di fede, di speranza e di amore; tutte cose da giovani, che non sono mai troppe, a chi fa il viaggio della vita. Ne mangi oggi, ne mangi domani, e, senza avvedertene, la vettovaglia si scema. Un bel , fai per guardar nella sacca.... Addio roba mia; la è sfumata. Per fartela breve, vidi la bella in teatro, alla recita della mia prima commedia, che non dispiacque ai Romani. Gloria ed amore!... Queste due allegrezze mi capitarono insieme. Ma come fare per giungere fino a lei, e, giunto, per rimanervi? La poesia era una magra raccomandazione, in quella casa di gabellieri arricchiti. Cerca cerca, non trovai niente, più al fatto mio che di darmi al traffico, per diventare un grosso mercatante. Lo vedi di qui, un poeta mercatante? Io fui proprio quel desso e pigliai presto il tracollo. Fino a tanto ne ebbi nel forziere, pagai; quando non ce ne furono più, mi diedi per morto in balìa del mio ultimo creditore. Le dodici Tavole parlano chiaro: «Se il debitore non paga, altri per lui, il creditore lo porti via con , carico di ferri, del peso di quindici libbre; o meno pesanti, se al creditore piace». Vedi che cortesia di Tavole! E fortuna che di creditori io ne avevo uno solo! Se ne avevo due o tre, c'era l'altro articolo che faceva proprio al caso mio: «Il creditore tolga al debitore la sua libert

Poichè all'uomo abituato alle nequizie poco costa una nuova, Luchino stava aspettandola colla indolente attenzione onde l'uccellatore attende la preda al paretajo. Forse, erudito come era, gli veniva in mente quell'imperatore romano che, carezzando la testa d'una sua amata, le diceva: Mi piaci tanto più, perchè penso che con una parola posso fartela balzare ai piedi».

Parola Del Giorno

accollati

Altri Alla Ricerca