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Aggiornato: 13 maggio 2025
Per altro, a mano a mano che le ore scorrevano e le ciarle si seguitavano, quel sopraccapo scemava, e Ariberti sentiva crescere dentro di sè quella felice spensieratezza, che entra per due terzi nella falsificazione del coraggio. Tristano gli diede il tracollo, sollecitando il suo amor proprio, che è l'altro ingrediente della falsificazione di cui sopra.
¹ Al romor del tracollo Che rimbombò dal tetto al fondamento, Comparve un lumicin che parea spento, Sì facea lume a stento. SONETTO del Migliorucci, barbiere fiorentino.
Breve per altro durò il buon vento ai Crociati, stantechè il Visconte, chiamate tutte le forze disperse, non solo liberò Milano, ma a Vaprio diede un tale tracollo ai nemici, che i Torriani da quell'ora perdettero ogni speranza di principato, e i loro fautori andarono sbrancati in varie parti.
Grama assai, Lucio Valerio; oh, grama assai! Ne amavo una.... Tra parentesi, non ne ho amato che una.... sul sodo. Ero giovine, venuto a Roma per desiderio di gloria, con un viatico di baldanza, di fede, di speranza e di amore; tutte cose da giovani, che non sono mai troppe, a chi fa il viaggio della vita. Ne mangi oggi, ne mangi domani, e, senza avvedertene, la vettovaglia si scema. Un bel dì, fai per guardar nella sacca.... Addio roba mia; la è sfumata. Per fartela breve, vidi la bella in teatro, alla recita della mia prima commedia, che non dispiacque ai Romani. Gloria ed amore!... Queste due allegrezze mi capitarono insieme. Ma come fare per giungere fino a lei, e, giunto, per rimanervi? La poesia era una magra raccomandazione, in quella casa di gabellieri arricchiti. Cerca cerca, non trovai niente, più al fatto mio che di darmi al traffico, per diventare un grosso mercatante. Lo vedi di qui, un poeta mercatante? Io fui proprio quel desso e pigliai presto il tracollo. Fino a tanto ne ebbi nel forziere, pagai; quando non ce ne furono più, mi diedi per morto in balìa del mio ultimo creditore. Le dodici Tavole parlano chiaro: «Se il debitore non paga, nè altri per lui, il creditore lo porti via con sè, carico di ferri, del peso di quindici libbre; o meno pesanti, se al creditore piace». Vedi che cortesia di Tavole! E fortuna che di creditori io ne avevo uno solo! Se ne avevo due o tre, c'era l'altro articolo che faceva proprio al caso mio: «Il creditore tolga al debitore la sua libert
Quel povero Tolomei? La Cisalpina gli ha dato il tracollo! Il Bizzarelli, il Vergani, il Palazzoli, il Brunetti?... Tutti galantuomini, gente di lavoro, padri di famiglia, buttati sul lastrico!... Anche il conte Bobboli, tirato dentro pei capelli, intimidito, ricattato, come forse il Duranti! Anche il Beretta, persino donna Alessandrina, la madre di Pio Calca!... Tutti senza un soldo!
Agevole riesce molto negare il danno, ma impedire che sia gli è un'altro negozio: ora da ogni lato compaiono segni di disfacimento; hanno creduto, e credono ricucire con filo di ferro, e precipitano nella buca dentro cui altri tracollò a capo fitto: che se pei reami antichi trovarono buona la sentenza che non hanno più ragione di vivere quando si appoggiano unicamente su la forza, verissima la sperimentiamo negli stati nuovi sorti dalla benevolenza del popolo.
Una volta il moribondo, dibattendosi nelle estreme convulsioni, precipitò giù dal letto con orribile fracasso; al rumore del tracollo si svegliò la guardia che dormiva, e andò per dargli aiuto ... ma il meschino di aiuto non aveva più bisogno: egli era spirato! DANTE, Purgatorio, Canto XII. SENOFONTE. Repubblica di Sparta, cap. SAMUELE II. Cap. XII, n. 23.
Erano lunghe e sottili, le piroghe di quegli isolani; ma la loro snellezza era tutta a danno dell’equilibrio. Spesso accadeva che per un’ondata più forte delle altre, o per un tracollo improvviso, andasse capovolta la barca.
La serata aveva chiuso con un acquazzone formidabile, dando un tracollo alla temperatura, divenuta quasi fredda; nel nostro appartamento le stufe russavano. Trovai Lidia ben disposta ad ascoltarmi, seduta in una poltrona con dei giornali sulle ginocchia. C'illuminava chiaramente una lucerna posta a fianco di Lidia, sopra una piccola tavola.
Ma non gli venne fatto, ed egli ebbe per gran ventura di trovare un capo della fune, che penzolava dalla traversa, e ad esso s'avvinghiò disperatamente, in quella che il suo corpo dava un tracollo nel vuoto. Aiuto! aiuto! gridò messer Dardano, sbigottito dall'atto improvviso. Salvatemi, per amor del cielo! urlava il caduto. Salvatemi!
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