United States or Botswana ? Vote for the TOP Country of the Week !


Io mi sedetti al focolare, scaldandomi le mani, parlando di cose indifferenti, e guardando l'Agata con affettuosa attenzione, mentre essa in piedi raccoglieva i tizzoni colla molle, e disegnava dei geroglifici sulla cenere.

Infine, un giorno che sua madre le disegnava degli omettini neri molto simpatici, e che questi d'un tratto si rivelarono essere non altro che delle aborrite semiminime, Nancy, cieca dall'ira, si cacciò la mano nei capelli e se ne strappò una ciocca. Valeria gettò un grido; prese ed aprì il piccolo pugno della sua bambina e vi vide il morbido arruffìo di capelli strappati. Oh! béby, béby!

Lorenzo disegnava, ma il suo sangue ardeva; e in quella guisa che un terreno arsiccio beve avidamente uno spruzzo d'acqua e ne fa sparire in breve ogni traccia, il suo sangue si beveva quel soffio delicato, e riardeva sempre più forte. Ma presto venne il punto che egli non potè più durarla, e alzando il capo verso la contessa, ne disse una delle sue, la più grossa che le avesse ancor detta.

Ella era tutta nera, in un tenebroso abito di velluto, che ne disegnava a pena le forme su l'oscurit

Il progetto della mia esistenza si disegnava esatto, saldo, nel mio cervello, e lo formulavo gi

Che! che! rispose mastro Jacopo. La modestia è una bella cosa, ragazzo mio; ma tu ora fai torto alla natura, che ha voluto indicarti molto chiaramente la tua vocazione. Ho caro di averti conosciuto. Cimabue si tenne fortunato di essersi imbattuto in un pastorello che disegnava le pecore del suo armento sui lastroni di Vespignano. Io avrò in quella vece posta la mano su d'un artista formato.

Di sopra ad una veste bianca scollata, con le maniche a campana, dal gomito in giù ricamate agli orli ed all'ingiro della parte superiore del braccio, essa portava un'elegante tunica fimbriata, di lana cremisi, alquanto più corta della vesta. Il busto pure di lana cremisi, semi-aperto davanti, con duplice riga trapuntata, disegnava due leggiadre curve sopra le spalle.

Dopo un poco, Giuliana rallentò il passo. Io le camminavo al fianco, così vicino che di tratto in tratto i nostri gomiti si toccavano. Ella guardava intorno a con occhi mobili e attenti, come temendo che le sfuggisse qualche cosa. Due o tre volte io sorpresi su le sue labbra l'atto di parlare: il principio di una parola vi si disegnava, senza suono.

Alberto Nori, un po' pallido, ma franco e sorridente, guardava dritto innanzi a cogli occhî levati; Emilio Lograve teneva un po' chino il capo e di sotto la fronte lo sguardo velenoso guizzava a scatti sull'avversario mentre sulle labbra gli si disegnava il sogghigno diabolico di un malvagio che vuole compiere un maleficio e sa di riuscirvi.

Il suo abito di casimiro grigio, stretto su tutta la persona, ma così pesante che ella sembrava portarlo a stento, sebbene colla coda toccasse appena il tappeto, non aveva alcun ornamento: solo un piccolo fermaglio antico di acciaio, lavorato come una trina, vi brillava al colletto dritto e molto basso, malgrado la eccessiva lunghezza del collo. Anzi, per una di quelle profonde intuizioni artistiche che talvolta le donne hanno di medesime, invece di nascondere la propria magrezza, ella sembrava affettarla; l'abito le disegnava tutto il busto, colla schiena gi