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Aggiornato: 1 giugno 2025
Un brivido gli corse per le vene; i suoi pensieri si concentrarono sopra un solo soggetto; dimenticò l'ubbriacone e le tristi considerazioni che gli aveva ispirato. Aveva scorto la Cristina. Era inginocchiata in terra presso al Sepolcro; il viso nelle mani, la testa curva, pareva annichilita. Piangeva forse.
Aveva visto l'ombra di suo padre passare, la curva ombra senza denti, coi capelli bianchi e lunghi, con lo sguardo attonito spalancato nel vuoto. Nicla comprese e lo toccò su una spalla. Brunello! mormorò. Ora tornando, andremo a vedere il giardino della mia villa.... Dove io sono venuto a cercarti? chiese Bruno. Ma sì; dove tu mi hai detto: «Signorina, vieni ad aiutarmi!». E chi c'è ora laggiù?
In questa istoria d'amore, Paolo Herz è il traditore. Luisa Cima ha ventisei anni. È piccola di statura, minuta di linee ma non troppo scarna: anzi le spalle hanno una curva molle, le braccia sono rotondette, il collo è pienotto, tanto che ella guadagna sempre nei vestiti da teatro e da ballo, dove tutto questo si può mostrare nudo.
La natura ama la curva. Se l'uomo segue dunque la linea della natura e quella della bomba di chi la colpa? Se tale è il suo spirito, perchè pervertirlo? se Dio è che gl'infligge questa direzione, perchè contrariarlo? perchè cangiarlo? L'uomo rettilineo fu in ogni tempo l'uomo sciocco anche quando se ne fece un Dio!
Erano al Capo, in quel posto che la fantasia popolare ha chiamato il Paradisiello: e il gran golfo di Napoli era come una immensa conca chiarissima, cinta da lumi vividi, scintillante fin nelle borgate, scintillante fino laggiù, laggiù all'estrema punta di Massalubrense, dove l'abbraccio si chiude; e da qui tutto il gran mare che bagna i Campi Flegrei e Pozzuoli e Cuma, in una curva nobilissima e poetica, in un silenzio di cose e di uomini, quasi che niuno più, dopo i greci e i romani, fosse venuto ad albergare in quel bellissimo e felice paese.
Folco trovò Gioconda curva sul visino di Lillia; era in tutto il volto della contessa un'ansia trepida, uno smarrimento, che la faceva quasi irriconoscibile. Anche Folco si chinò a guardare la bambina, la quale teneva gli occhi chiusi, e un breve lagno le sfuggiva di tra le labbra. Il medico venne, studiò Lillia con attenzione, poi si rivolse alla contessa: La febbre non è alta.
La strada curva è girata, o meglio presa in giro dalla nostra fusione veloce tlantlantrintrrrrr trrrr. Polverone sferico, blocchi di caldo roteanti. Trombe d'aria sbatacchiate fra le facciate delle case sovraccariche di biancherie roventi alate. Ondeggiare frenetico della mia 74 fra le resistenze dei metalli. Anguillare sulle anguille affettuose delle rotaie.
Quella curva lo magnetizza: un pizzicotto. Colla mano sinistra scuote in alto la tromba bavosa mentre la sua mano destra arrotondata sulla bocca prolunga il suono dei pernacchi tumultuosi e dei lunghi uuu... uu-uu-uu- uu-uu-uu prr prr prr prr oooooooo aaaaaa. Bacia tutte le donne per forza.
Sta nel Palazzo Marino il busto in marmo del Padre Majno, scolpito da Eugenio Pellini. È il Padre Majno dell’ultima fase, della fase di passione. Curva la testa così che il mento viene a toccare il petto: la poderosa fronte a torre sembra crollare. Sulle palpebre quasi chiuse, sulla stanchissima bocca suggellata, un silenzio di dolore senza conforto. Il dolore di Cristo.
Ad Aloise tremarono le gambe, allorquando fu per entrare nel salotto dov'era seduta la marchesa Ginevra, centro d'un circolo, o, per dir meglio, fuoco di un elisse, sulla curva del quale si notavano i soliti corpi opachi, come il nobile De' Salvi, il marchese Tartaglia ed altri di quella risma.
Parola Del Giorno
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