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Aggiornato: 1 giugno 2025


Ella si rialzò con un tremore in tutta la persona. Oh... ancora! Andrea, per quel Dio che ci vede, per quel Dio che deve ridarti all'amor mio, no! non è vero! non è stato mai!... Allora... quella lettera? Ma quale? Quale lettera?... Una di quelle, la lettera che tu volesti mostrarmi.... Un sorriso sfiorò la bocca della baronessa, mentre, curva di nuovo sul ferito, ella tornava ad accarezzarlo.

Il piccolo Giulio, sepolto fra i merletti della sua navicella scolpita, dormiva di un sonno agitato sotto gli sguardi di Bice, curva su lui col volto disfatto. Il dottore esaminò il bambino fingendo di non avvertire la febbre, che lo teneva sopito, e scoppiò a strapazzare tutti. Così era impossibile andare avanti! Che cosa credevano adunque?

Solo il Pusterla, tenendosi sulle ginocchia Venturino, sospirava in silenzio, curva la testa sulle spalle del figliuolo, il quale, strettegli le braccia al collo, piangeva dirottamente.

Curva dinanzi alla stufa, la cameriera attizzava silenziosamente il fuoco. Non arde? domandò la signora. Ora rispose la Luisa. E alzandosi in piedi, soggiunse: Comanda altro? Nulla... ... a proposito... Non occorre dire alla gente della mia gita a Milano... Torno dalla campagna, ecco. La cameriera chinò il capo: Come la signora vuole.

Gli omeri, non molto rilevati, scendevano dalle radici del collo con una curva delicata che dava alla persona un'aria di somma dolcezza, in contrasto col mento reciso e colla fronte diritta. Ma appunto da simili contrasti scaturisce l'armonia di una bellezza suprema.

La osserva un momento, poi: Piero, guarda. Si curva, e posa le labbra sui capelli di NICOLETTA. Poi torna vicino a PIERO, gli prende la testa tra le mani e lo bacia e ribacia teneramente sui capelli e sugli occhi, come un padre. Ha le lagrime negli occhi. Cerca il suo cappello, e lo trova su una sedia. Ora me ne vado tranquillo. Prima no. E non parto, sai?

Curva, col ventre quasi rattrappito da uno spasimo, che tratto tratto la faceva incespicare nelle sottane, la fanciulla si affrettava. La sua faccia smorta di un pallore di cenere, che qualcuno le avesse soffiato sino dentro agli occhi, si era irrigidita, mentre dalla bocca semiaperta pareva uscirle un'ombra come in certi ritratti. Senza saperne il motivo aveva gi

Era Nicla seduta sopra un tronco abbattuto, rossa nel tramonto di fiamma; era Nicla tutta chiusa in un abito color d'acciaio, con un cappello morbido piantato di traverso sulla testa a guisa del feltro d'un arlecchino; era Nicla curva ad accarezzarlo, con gli occhi smarriti nella gioia pura d'un'ingenua amicizia, con l'anima aperta a cantar la poesia misteriosa.

Per completare il quadro potete imaginare la graziosa fanciulla vicina alla finestra, curva sul lavoro incominciato; ma ella non vi stava con troppa costanza, poichè la sua natura viva, irrequieta, leggiera, le faceva cambiare sovente di posto e girar qua e l

Lievi lagrime brucianti sfuggivano dalle sue palpebre. Marta! Marta! chiamava la mamma, curva su di lei, divinatrice amorosa della lotta che si combatteva nel di lei cuore.

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